Politica

EMERGENZA INCENDI DOLOSI / ITALIA NOSTRA CHIEDE L’INTERVENTO DI STATO E REGIONE

Rep: L’associazione ITALIA NOSTRA, fortemente preoccupata per i gravi danni causati nell’immediato e per le ricadute nel tempo degli innumerevoli roghi appiccati in numerose località della Provincia, segue con grande apprensione le cronache roventi di questi giorni. Di “roghi appiccati” è il caso di parlare, perchè l’autocombustione sembra un’ipotesi da scartare. Tra le diverse motivazioni eviscerate in occasione dei recenti, numerosi incendi che in queste torride giornate estive hanno colpito aree di pregio sia boscate che coltivate, fino al vasto incendio che ha incenerito la passerella in legno della Fonte Ciane dopo avere distrutto i papiri risalendo il fiume, uno è il punto su cui accentrare l’attenzione: l’assenza di controllo del territorio. Non sono stati neanche risparmiati i siti archeologici (v. Leontinoi). Per cui, fanno bene i Sindaci degli Iblei a richiedere l’ausilio dell’Esercito per migliorare il presidio del territorio nel tentativo di arginare l’azione di questi piromani criminali che stanno causando una devastazione ambientale le cui nefaste ricadute avranno una durata di decenni. La loro azione distruttiva non conosce limiti, non facendosi scrupolo di mettere a rischio pure aree abitate. A Carlentini il Sindaco ha dovuto perfino emanare un’ordinanza di evacuazione per allontanare gli abitanti delle case minacciate dal fuoco. La gravità della situazione impone il potenziamento della rete sinergica di tutte le risorse operative e di tutti gli strumenti investigativi di cui lo Stato e la Regione dispongono, dai sopralluoghi sul posto alle rilevazioni satellitari. A Roma è attivo il NIAB (Nucleo Informativo Antincendio Boschivo), struttura di alta specializzazione dei CC Forestali per il contrasto agli incendi boschivi, che dispone degli strumenti più avanzati e dei migliori specialisti in materia. Non si può più consentire la quasi certezza dell’impunità a soggetti altamente pericolosi che mettono a rischio intere comunità, devastandone il contesto ambientale e compromettendone anche ogni prospettiva futura di sviluppo sociale ed economico.