CICCIO MIDOLO ATTACCA: ANCHE SUL COVID SINDACO ASSENTE. I SIRACUSANI? MOLTI SONO AL SERVIZIO DEI PEGGIORI
“Debbo per forza candidarmi a sindaco. Almeno avrò la coscienza a posto”. Così Ciccio Midolo, leader della Lega Sud ed ex amministratore comunale.
In che senso avrà la coscienza a posto?
Voglio dire che personalmente avrò tentato di fare tutto il possibile per la mia città. Vedo tutto quello che non si fa e sono arrabbiato sul serio. Ma dove sono finiti i siracusani? Cos’hanno in testa quelli del Palazzo?
Tutto quello che non si fa?
Esatto. Prendiamo la lunga vicenda del Covid. Avessi mai sentito o visto un’iniziativa del sindaco per dimostrarsi vicino ai siracusani. Avessi mai visto una qualunque iniziativa di uno qualsiasi degli assessori. Come se il Covid non ci fosse mai stato a Siracusa. Eppure abbiamo vissuto momenti assai difficili. Tutti a farsi gli affari propri e a tirare fuori cazzatelle trascurando le emergenze vere.
Per la verità non ci sono stati nemmeno i controlli della polizia municipale che da un anno a questa parte sul Covid si è defilata alla grande
La polizia municipale ha bisogno di scelte politiche, di indirizzi precisi, di assunzioni di responsabilità. I vigili sono pochi nella nostra città e debbono fare mille cose, se il sindaco o l’assessore non li mobilita sul Covid è chiaro che non fanno nulla.
Torniamo alla politica, sulla non gestione del Covid faranno giustizia i cittadini..
Certo. Per fare un esempio, a Siracusa non potrà mai nascere una coalizione per la città come quella che è stata fatta ad Avola..
No? Per quale motivo?
Perché i siracusani sono fatti così e lo dico da siracusano ai miei concittadini.
Vuole dire che sono fatti male?
Proprio così. Sono troppo egoisti, presuntuosi e in questa fase storica molti di loro sono “acchittati” con quelli che sono in maniera evidente i peggiori.
Insomma, non sanno stare insieme
Ci vorrebbe un miracolo, ma non ci sarà. Calcolare e fare la scelta egoistica che conviene è un po’ la nostra storia.
Un miracolo quindi. Di cosa parliamo esattamente?
Per essere chiari bisognerebbe pensare meno al business e più al bene dei cittadini creando sviluppo e lavoro.
E quindi?
Quello che ho detto al principio. Ho l’impressione che la mia candidatura a sindaco sia davvero indispensabile e si tratta di una candidatura aperta, niente chiusure nei confronti di nessuno, ma necessità di stare insieme a qualunque costo, prima viene la città e non gli squallidi interessi di parte.