IL VOTO D’OPINIONE E’ PER I RICCHI. A SIRACUSA PREVALE IL “VOTO PRATICO”
Ma ne vogliamo parlare? Il video di Francesco dove una bambina passeggia in mezzo a bellezze con l’erba spontanea che la fa da regina, mentre la cultura se la piange perché non c’è anima viva a parte la bambina e la gramigna, un pensierino sul portone con il disegnino e tutto il resto a terra. Proprio brava la bambina della cultura…comunque mentre la pargola celebrava il deserto della coppia culturale. a Catania finalmente è stata sgomberata la baraccopoli di Piazza della Repubblica, una ferita nel cuore della città, più difficile sarà, semmai si potesse, con altre zone ormai dominio della peggiore immigrazione ma è comunque una vittoria. Lavorare su Librino come su altri quartieri è sicuramente difficile ed è stato fin ora un grosso limite per la Catania smart ma non sarà mai lo scoglio che per Siracusa sono alcuni quartieri. Sebbene dire alla Mazzarrona che sta in mezzo alla bellezza sarebbe più vero che dirlo a chi vive a Librino. Si deve fare!
Dopo lo scempio perpetrato dall’industria ad una costa meravigliosa, ma che almeno ha dato ricchezza, per la quale Stefania Prestigiacomo si sta battendo a favore di un rilancio green al quale non possiamo e non dobbiamo rinunciare, uno scempio più recente è stato perpetrato su una zona archeologica di grande pregio con la costruzione di un quartiere problematico per il quale non si fa nulla.
Circoscrivere e limitare la desolazione di quelle zone consentirebbe grandi progetti di recupero di un patrimonio archeologico e naturalistico inestimabile, ma sono progetti per cui servono studi e per i quali purtroppo non mi pare ci sia interesse da parte di quello che mettono bocca su tutto.
Unica vera azione quella di Edy Bandiera. Come fin ora non sento gente capace di progettare il polo d’attrazione che potremmo essere sfruttando il patrimonio immobiliare di Ortigia che invece viene usato per finanziare il futuro della band.
Con amore Vinciullo ha denunciato il Gargallo affaire, l’ennesima svendita a prezzo garage che il Fido Granata anche stavolta ha avuto la sfrontatezza di negare. Certo dopo aver fatto affidamenti a prezzi da garage, ora prezzare come un garage il cuore della Siracusa umanistica è disonorevole, se sulle svendite non si e’ mai troppo giustificato stavolta effettivamente con gli amici gli quagliava la faccia, che comunque visti gli atti gli deve proprio quagliare. Guadagnano in senso stretto o magari ci guadagneranno per fare il salto in parlamento con l’appoggio dei gruppi che hanno favorito? Come abbiamo già detto altre volte, il pronto da consegnare lo hanno già dato via, ora ci sono da sistemare gruppi e gruppetti in modo da poter loro consentire di partecipare o, deviare se non prevaricare i progetti della prossima amministrazione su quanto resta, magari semplicemente a vantaggio del loro entourage. Certo il Gargallo è nel cuore dei meglio meglio, si rischia lo strappo sentimentale con la città, chissà che non sia l’amore per quel palazzo a risvegliare Siracusa dal proprio proverbiale “torpore” detto scirocco. Il voto d’opinione è una cosa da ricchi o da schierati, ma in ogni caso per potersi permettere di pensare, di far valere la propria opinione ci vuole la pancia piena, la mancanza del bisogno impellente di farsi promettere qualcosa. Da noi ha molto peso il voto pratico. Anche far parte di un grande sentire comune è importante, difatti ci vuole l’avallo dei sondaggi per sancire il gradimento, per cui ognuno pubblica i propri, più o meno falsi. I partiti di scossa economica a livello nazionale nel sud sono dipinti come partiti d’opinione sulla razza giocando sulla diatriba nord sud e perdendo di vista gli obiettivi di valore comune fra nord e sud ovvero i temi economici. Essendo divenuto difficile spiegare i blocchi contrapposti si va sul terra terra in tutto il mondo, buonisti contro razzisti. Ma noi siamo stati vittima di razzismo e allora con noi il gioco è facile, è importante dire siciliano 100%, di nascita, per natura…tutte banalità se non hai un programma personale che non ruota solo attorno a progetti personali o alla paura di essere giudicato. La gente vorrebbe o no un futuro sindaco che ora chiaramente dichiara di non volere infetti a terra mentre noi rischiamo un nuovo lockdown? Sarebbe un difetto? Una macchia? Dichiarare che centri accoglienza in prossimità dei centri abitati sarebbero un pericolo per il decoro urbano? Dichiarare che i percettori di reddito durante il lockdown hanno fatto la bella vita mentre le erbacce ci sovrastano?
Chi dovrebbe sostenere questi temi fa uscite per appoggiare temi neutri di sicuro successo. Temi neutri che però nascondono un bel malloppo!
La gestione dei servizi per i fondi del “dopo di noi”! E poi quando passerà il MES, perché passerà, i fondi potrebbero essere usati per l’accoglienza in chiave sanitaria. Noi ne abbiamo bisogno per i nostri ospedali o no? È su queste due strade che si giocheranno i progetti dei creatori di opinione sui liberi pensatori ma ci vuole una figura che non abbia interesse in alcuno dei due.
La solidarietà ha spesso nell’altra faccia un bel guadagno, non che sia un male, è un male che lo si consideri al posto di un progetto di città universitaria che manca. Svenduta l’area protetta del Plemmirio ancora non si riflette sul fatto che non abbiamo una facoltà di archeologia subacquea, eppure un ultimo eclatante ritrovamento ne testimonia l’importanza sebbene non ci sarebbe bisogno di ricordarlo.
Sappiamo benissimo che a Siracusa il peso del voto delle fasce indigenti e di alcuni quartieri fa la differenza e su quella sacca di voti si andrà con il solito passo della praticità…(a buon intenditor), promettendo servizi senza credere davvero che sia necessario darglieli.
Ci sono poche fermate, messe male, pochi autobus e nessuna pensilina. Forse si pensa che chi usa l’autobus il voto lo vende e non conta servirlo?
Può darsi visto che poi spariscono anche quelli del pummino e del campetto che dopo tante scene ora è nuovamente pieno di erbacce da tempo. Ma se i Siracusani di cui l’opinione è importante non usano i mezzi pubblici, magari i turisti lo farebbero e non capiscono certe scelte da terzo mondo.
Con la delusione provocata dal Movimento ci sono in ballo i voti dei disillusi che probabilmente se non si asterranno torneranno a votare il più simpatico. Dunque parola d’ordine essere simpatico e amico di tutti. Il voto di pancia che la Lega si contende insieme alla Meloni non può contare su piazze piene, è una partita che qui si gioca sperando nel segreto dell’urna, il bon ton non ne fa un tema da piazza, è una partita al buio da giocare con vecchi schemi collaudati. Ma lo stuolo dei promettitori detentori del vecchio metodo collaudato ha sempre maggiori problemi perché promettere presume che si amministri potere…e se anche avessero ancora qualcosa da promettere hanno già dato tante di quelle rotture che stavolta dovranno per forza stare a fianco di un personaggio inattaccabile. Dunque al momento l’opinione semplice da ricercare è quella del cittadino puro che lotta per smarcarsi dalla conquista da parte dello straniero che è nato oltre i 40 km di distanza, opinione che è proprio quella che ci ha portati al fondo fino ad oggi, incapaci di creare distretti perché troppo impegnati a ragionare del guadagno sulla piccolezze. La Casina…nel parco…chi guadagna con i bar? Ma sono discorsi di una città con le nostre prerogative? Troppo limitati e provinciali. Parte della nostro hinterland si sente Ragusano, parte catanese e parte un’ altra cosa. Ne deriva che tutto cresce poco e male. Sentire che parte della provincia tema la costruzione del nostro nuovo ospedale è assurdo, fin ora si sono espresse solo menti limitate o interessate che non vogliono o non sanno cosa sia specializzare un territorio, senza la capacità o la “voglia” di pensare ad un progetto. È la medesima cosa per i percorsi culturali che sarebbero una miniera per chiunque ma sui quali fin ora hanno avuto la meglio i poveri di ingegno. La speranza è quella che si cominci a guardare a programmi di mentalità meno ristrette. Ci dobbiamo ripensare come provincia.
Lucia Angelico