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CISL: ATTEGGIAMENTO INTIMIDATORIO DI CSP CON LE PULIZIERE DI CONFORAMA

Rep: “Inaccettabile comportamento di chi, evidentemente, sconosce le più elementari basi delle relazioni sindacali, del diritto, e, soprattutto, della verità. Un’azione che condanniamo e che contesteremo in tutte le sedi necessarie.”

È questo il commento del segretario generale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona, dopo l’invio di lettere di contestazione disciplinare, da parte di CSP, alle cinque dipendenti addette al servizio di pulizia all’interno del centro commerciale Conforama di Melilli.

“Si contesta di avere scioperato – aggiunge la Pintacorona – La CSP mette in discussione il diritto allo sciopero e, tra l’altro, accusa le lavoratrici di aver ostacolato l’ingresso di altri dipendenti all’interno della struttura. Motivazioni risibili e che denotano un atteggiamento vessatorio e intimidatorio nei confronti di chi, come previsto dalla nostra Costituzione e dalla legge, manifesta per i propri diritti.

Non giova, inoltre, – continua la segretaria della Fisascat – il comportamento di Conforama. Alla committente avevamo chiesto di conoscere i capitolati di appalto, due negli ultimi anni, con la CSP per verificare i motivi che hanno indotto questa società cooperativa a ridurre l’orario di lavoro contravvenendo al contratto siglato.

Conforama si è rifiutata di fornire questi dati e si è limitata a scrivere che, nell’ambito di un processo di contenimento dei propri costi, ha negoziato con CSP una revisione dei servizi e, quindi, la riduzione del corrispettivo di circa il 20 per cento.

Una risposta che non ci soddisfa – ha concluso Teresa Pintacorona – e che non rende merito a Conforama. In questa vicenda avremmo sperato in un atteggiamento diverso e che tutelasse le lavoratrici. Evidentemente, per alcune aziende, i valori del lavoro, del rispetto degli accordi e delle relazioni sindacali sono piccoli dettagli. Non è così, lo ricordiamo proprio a loro, per questo sindacato che continuerà a difendere le lavoratrici e fare in modo che la loro dignità non venga calpestata in alcun modo e da nessuno.”