Politica

UN GIOVANE BOCCONIANO DI SIRACUSA SCRIVE A DI MAIO E MUSUMECI: C’E’ UNA LEGGE PER LE START UP ON LINE, IN SICILIA MANCA L’UFFICIO PREPOSTO

Ospitiamo la lettera aperta che un giovane siracusano, laureato alla Bocconi, ha inviato all’On. Luigi Di Maio, Ministro dello Sviluppo Economico e all’On. Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana. Basta leggerla per provare una grande rabbia per le condizioni in cui versa la Sicilia: Manca persino l’ufficio per costituire una start up prevista da una legge. Comunque leggiamo insieme:

“I dati resi noti dallo Svimez sul divario tra Mezzogiorno e resto d’Italia evidenziano un quadro drammatico, già messo in luce da molteplici altri autorevoli report. Si sono susseguite le dichiarazioni di politici ed economisti ma la realtà purtroppo è piena di  paradossi che rendono assai arduo il riscatto del Meridione come quello che qui di seguito vi descrivo. Poco più di cinque anni fa lasciai Siracusa per andare a studiare a Milano presso l’Università Bocconi. Di recente, finiti gli studi, ho deciso di fare una scelta forse atipica: usare tutti i miei pochi risparmi di ventiquattrenne per dar vita ad un’idea e realtà imprenditoriale in cui credo e a cui hanno già aderito, collaborando attivamente, professionisti da tutto il mondo: un ex impiegato alla NASA e precedentemente a capo di una società quotata negli Stati Uniti, il fondatore di una delle aziende con uno dei più alti tassi di crescita negli USA secondo la classifica della prestigiosa rivista Inc, tra gli altri. Insomma, un progetto non campato per aria e che utilizza tecnologie all’avanguardia. Avendone i requisiti, decisi allora di formare una Srl con la procedura semplificata online per Startup Innovative, istituita dal Dl 3/2015 ed operativa a partire da luglio 2016. Sono già alcune migliaia le Startup in tutta la nazione che hanno utilizzato questo metodo, economico, snello, interamente online, che particolarmente si concilia con un’attività tecnologica ad alta innovazione. Per costituire una Startup Innovativa online vi sono due modi: il primo è appunto quello semplificato, che fa ricorso ai servizi di accompagnamento forniti presso la Camera di Commercio dall’ufficio denominato Aqi, che assicura ai soci delle startup innovative vantaggi quali il risparmio su imposte di bollo e sul tempo di disbrigo della procedura e di ottenere la qualifica di startup innovativa già sul momento. Il secondo è denominato “senza assistenza qualificata”, in quanto, come riportato dallo sito ufficiale Infocamere, “richiede elevate competenze normative.” Ho compilato il modulo online per richiedere l’iscrizione semplificata con l’aiuto della Camera di Commercio. Essendo l’iniziativa imprenditoriale basata sui miei risparmi, ero soddisfatto di non dover pagare onerosi consulenti e potermi così concentrare sul mio lavoro. Diversi giorni passano però dall’invio della domanda, senza ricevere alcuna risposta. Decido allora di recarmi di persona alla mia Camera di Commercio di riferimento dove mi viene comunicato che non è possibile effettuare la procedura semplificata, non solo a Siracusa, ma neanche a Catania e Ragusa. Tre delle province più popolose d’Italia sono sprovviste di tale assistenza! Devo pertanto effettuare la procedura senza assistenza qualificata, a dispetto del fatto che in altre province italiane, tra cui Pavia, tutte le startup costituite online hanno ottenuto, nello stesso giorno della richiesta, il riconoscimento dello status speciale. Motivo di tale grave incongruenza che penalizza fortemente tanti giovani siciliani? Non è stato incredibilmente istituito l’ufficio preposto nella Camera di Commercio del Sud Est Sicilia. Non ho ricevuto alcuna risposta pertanto alla mia domanda di costituzione di una Srl innovativa, né alcuna sarebbe arrivata per via di questa carenza. Nel frattempo, Lombardia (27,2%), Veneto (11,6%) e Lazio (10,2%) – ospitano insieme quasi il 50% delle startup costituite online. Sono giovane e credo ancora, forse ingenuamente, che le cose si possano cambiare per il meglio e voglio farlo qui nella mia terra. Ho pertanto deciso di porre alla vostra attenzione questo puro paradosso del Mezzogiorno, dove crolla drammaticamente il numero degli abitanti, ma si ostacola chi vuole lavorare, produrre e fare bene”.

Angelo Sorbello

 

Il ministro Di Maio e/o il governatore Musumeci leggeranno, s’indigneranno, provvederanno subito?