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INDENNITA’ D’ORO E PRIVILEGI VARI: IL DEFAULT AL LIBERO CONSORZIO DI SIRACUSA NON RIGUARDA IL COMMISSARIO E I SUOI DIRIGENTI

Come avevamo facilmente profetizzato il commissario del Libero Consorzio di Siracusa non si è dimessa nonostante tutti i partiti del centro destra e del centro sinistra di Siracusa abbiamno chiesto le sue dimissioni. Certo, non  è facile andare via quando l’indennità di funzione è di 4.400 euro mensili lordi e cioè 300 euro in più del sindaco Italia che ha un’indennità di 4.100 lordi. Con tutto il rispetto non ci pare davvero che si tratti di compensi equilibrati anche perchè il sindaco di una città capoluogo ha impegni e compiti ben più gravosi del commissario di un Libero Consorzio in default,  fino ad oggi praticamente bloccato su tutto. Un commissario che appena arrivato ha dichiarato il default avrebbe dovuto almeno dimezzare la sua indennità, come si dice, per dare l’esempio. Anche i dirigenti del Libero Consorzio in default, non tutti, ma molti, avrebbero dovuto fare a meno del premio di produzione con strenna finale  di circa quattromila euro. E poi quale sarebbe la produzione col massimo dei voti e come fanno i dirigenti a prendere tanti soldi da un ente default? Per non dire che i siracusani debbono già pagare un botto ad un commissario – di cui tutti chiedono e non ottengono le dimissioni – che ha ceduto in maniera oscura l’ostello della gioventù (ad oggi vuoto), ha votato per privatizzare la società dell’aeroporto e subito dopo indicato un catanese per il cda della Sac in cui Siracusa ha un pacchetto azionario del 25 per cento. Il default evidentemente non riguarda il capo e i suoi privilegiati collaboratori. il commissario Floreno, che percepisce una indennità superiore a quella del sindaco di una città capoluogo, ogni mattina gode anche di un’automobile che parte da Siracusa, arriva a Catania, la fa salire a bordo e la porta nell’ufficio di Ortigia del Libero Consorzio. Ma con quella indennità che percepisce non  potrebbe almeno far risparmiare ai siracusani il servizio a domicilio con soldi pubblici?