Politica

ROBERTO FAI: NO, NON SONO CANDIDATO SINDACO. CI SONO LE AUTO CANDIDATURE DI ALTRI

Trovo la mia foto e notizia che mi riguarda in un recente numero de “I fatti di Siracusa”, e ritengo doverosa una precisazione – peraltro, lungi da me far ricadere su Salvo Benanti l’idea di questa immaginifica ipotesi che vedo circolare nel web. Il sottoscritto dichiara che non è affatto candidato a Sindaco, nè nessuno lo ha candidato a questo ruolo. Già il “proscenio” – per metafora, visto che la parte visibile e definitiva sarà chiara alcune settimane dopo il voto del 4 marzo – è ricco di (legittime) (auto)candidature, e altre ne verranno fuori a breve.
Mesi fa, rispondendo a domande di un opinionista TV locale (Silvio Buffa Di Natale) che mi intervistava sui temi della città, ad una domanda personale “di impegno”, rispondevo che , considerando questa risposta come il segno di una disponibilità “corale”, di cui la città ha un grande bisogno, per riempire il “vuoto” di politica” che l’attanaglia da tempo. Una disponibilità “corale”, perchè solo una tale condizione può imprimere una svolta alla disaffezione che ammorba il clima socio-politico di Siracusa.
E la mia “disponibilità” non esprimeva affatto una candidatura in tale ruolo, come una sorta di “scesa in campo personale”. Per concludere: considerate le espressioni già presenti di (auto)candidature – da Fabio Granata a Ezechia Paolo Reale: cito quelle più significative (altre se ne affacciano) -, che hanno manifestato e dichiarato una sorta di percorso civico-politico “trasversale”, vale a dire, motivando, con la presa d’atto di una profonda delegittimazione/divisione del ceto politico dirigente di TUTTI i partiti e schieramenti, l’idea che debba (e la città merita tale ipotesi) essere messa in campo una forte, autorevole, condivisa e inclusiva – unico ambito territoriale e locale in cui l’azione politica mantiene ancora una sua valenza, capacità d’attrito e responsabilità -, dentro cui esprimere nuova progettualità, riconoscimento delle competenze e legittimità delle coinvolte, affinchè la città possa riconoscersi in un quadro di valori democratici, di ampio coinvolgimento dei corpi sociali, intermedi e di rimotivazione alla partecipazione politica. Questo, a me pare, l’unico presupposto da cui provare a ragionare per il voto (e le scelte finali) che impegnerà i cittadini nel rinnovo delle cariche di Sindaco, squadra e Cons. Comunale. Se questa sfida sarà ben costruita, sarà compito poi dei partiti o di loro “parti” riconoscere la forte valenza di discontinuità di tale progetto “POLITICO”, per inaugurare per Siracusa una pagina che la liberi definitivamente da opacità, consorterie, comitati d’affari e incompetenze. L’onestà, come è noto, è un prerequisito.
Roberto