Politica

ENRICO CARUSO: LAVORO A ZERO, INIZIATIVE ANCHE. SIRACUSA SENZA IDEE PER IL FUTURO

A novembre 2017 i siciliani siamo stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo Governatore e il nuovo Parlamento e nei prossimi 3 mesi, saremo chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento Nazionale e del Senato della Repubblica. All’incirca nei prossimi 6 mesi, dovremo eleggere il Nuovo Sindaco e il nuovo Consiglio Comunale di Siracusa e forse, potrebbe arrivare la chiamata per eleggere anche le nuove Amministrazioni Provinciali. In Sicilia nel 2017, abbiamo assistito alla vittoria del Centro Destra a guida Musumeci, attribuendo un definitivo colpo di spugna alla disastrosa gestione Crocetta e confermando la voglia di cambiamento dei siciliani attraverso l’affermazione di primo partito in Sicilia, del Movimento 5 stelle. Per adesso i siracusani hanno guadagnato Eddy Bandiera quale Assessore all’Agricoltura, Stefano Zito in Commissione Bilancio, Gennuso, Pasqua e Cannata in Commissione Attività Produttive. Visto cosi il quadro appare interessante e foriero di rosee prospettive per la Città e per i siracusani. Sarà davvero così? Per la risposta dovremo aspettare almeno i primi 100 giorni e per come ha messo le mani avanti il Presidente Musumeci, ci vorranno da uno a due anni per incominciare a vedere qualcosa di positivo per tutti noi. Non è detto che sopravvivremo tutto questo tempo ma, nell’attesa incominciamo a focalizzare cosa ci riserva il 2018 in quel di Siracusa. La prima domanda che dovremo farci è su quali prospettive di sviluppo possiamo contare per ridare ossigeno all’asfittica e comatosa economia siracusana. Le prospettive che s’intravvedono non sembrano essere di sviluppo ma piuttosto, di mantenimento dell’attuale status quo se tutto va bene.

Se analizziamo per settore i comparti economici che dovrebbero produrre lavoro, occupazione e ricchezza, possiamo vedere che il quadro generale non presenta alcuna nuova realizzazione, non ci sono indicazioni per nuovi investimenti, mancano progetti per nuovi lavori e nuove attività. Il comparto dell’edilizia prevede, forse, 3milioni di euro per il consolidamento del lungomare Alfeo in Ortigia, 600.000 euro per il rifacimento del manto stradale di via Grottasanta, come lavori annunciati per quest’anno e poi, dalla Giunta Comunale ci dovrebbe essere ordinaria manutenzione, se e quando si farà. La buona Notizia dei 3,2 milioni di euro messi a disposizione per il Nuovo Mercato Ittico dall’Assessore Bandiera, si spera possano essere spendibili entro l’anno. I lavori di completamento nel Porto e altre infrastrutture minori sono per l’appunto, opere che nulla aggiungono all’occupazione siracusana. Ci manca il Nuovo Ospedale e poi…..il nulla! Il settore del Turismo è quello che ha più dinamicità e nonostante i numeri positivi per i visitatori a Siracusa registrati nel 2018, non s’intravvedono nuovi investimenti strutturali nel comparto e le speranze ruotano sull’arrivo di tante navi da crociera, delle quali oggi non si sa nulla di certo e sull’apertura del nuovo Albergo in quello che fu il Palazzo delle Poste.

Il Commercio e l’Artigianato non hanno previsioni di nuove aperture di attività né in Città né in periferia. Secondo piani industriali presentati a livello nazionale nel comparto della finanza già lo scorso anno, nel 2018 ci dovrebbe essere una riduzione di sportelli e di personale nelle banche e la notizia non ci fa per nulla felici. Dopo circa 70 anni dall’arrivo dell’industria chimica e petrolifera siamo ancora qui a celebrare, piaccia oppure no, le programmate fermate per la manutenzione degli impianti industriali siti tra Siracusa, Priolo ed Augusta che, da sole e per un tempo parziale, daranno lavoro ad almeno 3000 persone. Siracusa continua quindi a vivere una condizione di estrema difficoltà e per rendere l’idea di come siamo messi, voglio ricordare lo stato indecoroso del Cimitero che, nonostante le decine di denunce pubbliche e private, da palazzo Vermexio non è giunto nessun segnale per un’inversione di tendenza e quindi l’avvio di lavori per il ripristino di sicurezza e decoro.  Certamente una pagina di articolo non può dare un quadro esaustivo totale di quello che bolle in pentola sul lavoro in quel di Siracusa, sono però piuttosto evidenti l’assenza di notizie rilevanti e ciò, non offre la possibilità di raccontare un 2018 di crescita e di sviluppo. Confesso che mi piacerebbe essere smentito.

Enrico Caruso