NON ESISTE PIU’ LA FANUSA, NON ESISTE UN PEZZO DI AREA MARINA PROTETTA..
Rep:
Mi riprometto ogni giorno di tacere sulle troppe cose che vedo e che non mi piacciono in questa città!Spesso non la riconosco e non mi ritrovo!Poi ci penso, respiro e taccio. Conservo per me rammarico e nostalgia.Poi ci sono, però, delle strane giornate come questa in cui, per strambe congetture, mi imbatto in persone, in luoghi che rappresentano dei bei ricordi indelebili della mia infanzia.Per completare la giornata dei ricordi volevo fare un bagno alla Fanusa con la mia famiglia e portarvici mio figlio per fargli assaporare un po’ della mia estate del 1982. Ebbene scopro che non esiste più nulla di quei ricordi! Non esiste più nulla di quella Fanusa. E per fare un tuffo nel passato non troppo lontano, nel 2008, a seguire aggiungo che non esiste più nulla di quella parte di Area Marina Protetta del Plemmirio. Cerco di tacere ma vorrei urlare la mia di rabbia per una città in rovina e per la perdita delle sue bellezze naturalistiche.Mi spiegate perché anziché fare barricate non andate a reperire i fondi per il risanamento dall’erosione costiera e per il dissesto idrogeologico?Mi spiegate dove sono finiti i fondi, i progetti, i finanziamenti, gli interventi programmati anni fa?Mi spiegate perché non siete intervenuti quando i fondi vi erano, vi erano commissari e progetti esecutivi ed invece vi siete concentrati su spettacoli circensi in attesa che si verificasse tutto questo scempio? Mi spiegate perché nessuno lo ha impedito? Lontano da riferimenti di connotazione politica, mi risulta difficile digerire illogiche spiegazioni per chi qualcosa l’ha vista e l’ha vissuta nella vita. Ma i fondi che furono destinati a questi interventi, grazie all’impegno di qualcuno,che fine hanno fatto? Probabilmente restituiti o perduti.Questi sono crimini che non possono rimane impuniti.Poi vado al Plemmirio, mi faccio un bagno in luoghi gettonatissimi, ma caspita, l’occhio mi cade proprio lì…strutture piantate sulla roccia in piena Riserva naturale…mah!Va bene che siamo diventati una città fashion, all’avanguardia; va bene che ai costumi Diana, alle cuffie delle donne di lattice con i fiori a rilievo ed alle scarpe da scoglio della Mares, abbiamo sostituito fili interdentali fluorescenti e ed infradito del Declathlon; va bene che al posto dei quadri di Ciccino Cacciatore, venduti sul marciapiede di Corso Matteotti, adesso abbiamo l’opportunità di godere di manifestazioni artistiche ed estemporanee di alta caratura; ma caspita, in preda a questa ristrutturazione e globalizzazione della città, un po’ di coscienza civile per ribellarci, impedire ed urlare queste nefandezze ci è rimasta?In questo momento mi sento Marzullo…mi faccio le domande, mi do le risposte!Siracusa come la ricordo e la vorrei io non esiste più!
Ni coletta Piazzese