Politica

ELENA CALIGIORE: STERILIZZAZIONI PER UNA LOTTA SERIA AL FENOMENO DEL RANDAGISMO? SOLO ANNUNCI

Le Istituzioni in generale non sempre sono rappresentate da persone degne di tale incarico e  oggi ne vediamo le conseguenze  in tutti i settori del nostro Paese. Nel mondo delle Associazioni di volontariato la situazione non è diversa, anzi spesso è peggiore. Da  più di un decennio  nella nostra città e provincia nel campo delle associazioni animaliste si registrano presenze femminili rampanti che senza alcuno scrupolo passano da un’associazione all’altra per poter approdare lì dove viene dato loro un potere da gestire in assoluta anarchia e in barba alle più elementari regole di correttezza e di rispetto per il ruolo che rivestono. Sulle loro nefandezze nel campo animalista a danno degli animali si potrebbero scrivere intere  enciclopedie. Diventare rappresentante  di un’associazione animalista Onlus o   commissaria  straordinaria ENPA è la cosa più facile che esista oggi. Basta essere spregiudicate e capaci di saper  vendere  bene il ‘prodotto’  agli altrettanti spregiudicati amministratori politici del momento, cioè fare convenzioni con annessi contributi o rimborsi spesa. Chiaramente tutto a danno degli animali!!! Le rampanti  signore si presentano  ai  Sindaci e propongono di liberare il territorio dai randagi e di alleggerire il bilancio comunale   per la parte  relativa al costo del mantenimento  dei cani nei canili locali convenzionati. Di poter gestire progetti cuccioli e  di poter portare  i cani al Nord in adozione (sic!). Poco importa se poi cuccioli e cani  finiscono in canili lager appositamente  affittati per rinchiudere quelle creature per alcuni  mesi  a spese dei Comuni che hanno  abboccato e  che sono disposti a pagare il trasporto ed il mantenimento dei cani  per sei o dodici mesi a  carico del Bilancio Comune e quindi dei cittadini. Quando queste assurde proposte  non possono essere portate a termine perché qualcuno si è accorto della fine che potrebbero fare i cani e ha sollevato dubbi  e protestato  facendo saltare l’accordo farlocco, le rampanti animaliste in carriera in questi casi   perdono  ogni  freno inibitorio e passano all’attacco frontale contro chi cerca di difendere i diritti degli animali. Come?  Con ogni mezzo pur di screditare e intimidire chi osa intralciare la loro rampante e spregiudicata carriera (sic!) dentro un ente di protezione animale che elargisce  fondi ed aiuti di ogni tipo alle commissarie locali senza un’adeguata verifica. Si registrano da parte di queste ‘signore’  diffamazioni online con post e video, minacce di tutti i tipi, incitamento all’odio e tanto altro. A  tutto questo rispondo da sempre  con il solo mezzo che un normale cittadino ha a disposizione: l’ informazione  documentata e  – quando necessario – la querela. Si fa notare  che la rampante ed indegna  rappresentante di turno  dell’Ente di protezione animali  solitamente va  in tribunale con il paracadute legale della sua associazione (quello che chiama: il nostro studio legale, il nostro collegio di avvocati). La comune cittadina  invece va con il proprio legale e a proprie spese.

La Legge, finora, per fortuna,  in tribunale è uguale per tutti. Questo voglio ricordare alla attuale  Commissaria  straordinaria ENPA di Siracusa ed a quella che l’ha preceduta. L’attuale Commissaria pensa di essere la ‘sceriffa’ di turno ed impartisce ordini alle sue delegate. Le costringe a farsi fotografare insieme al sindaco con il quale ha firmato la convenzione per  spedire al Nord cani anziani  che non supererebbero un  solo inverno in un canile freddo; oppure  a presiedere davanti al canile Piccolo Panda per  fare numero durante la sua   ‘intervista’  con Edoardo Stoppa sul caso di Rosina, una cagnetta malata  che da anni  la tipa tenta di usare per raccolte fondi di vario tipo. Una volta la raccolta viene fatta con un IBAN non appartenente a chi gestisce i servizi del canile, la volta dopo  la raccolta viene fatta come ENPA, insomma di dritta o di manca le raccolte la signora le fa. Recentemente la raccolta è finalizzata a costruire un canile!!! Ma è così che vogliamo arginare il randagismo? Costruendo nuovi canili oppure facendo davvero le sterilizzazioni, spesso soltanto annunciate e mai fatte???

Elena Caligiore