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LAVORATORI E PENSIONATI INSIEME, INIZIATA LA “TRE GIORNI” DI NOTO

Pensioni, sicurezza, lavoro, futuro: questi i punti cardine di “#insieme, generazioni in movimento”, la tre giorni organizzata a Noto dallo Spi Cgil Sicilia, con la collaborazione di Spi Siracusa e Ragusa e con il patrocinio del Comune. I lavori sono partiti ieri pomeriggio, nella sala consiliare di palazzo Ducezio, con una tavola rotonda che vedeva come relatori il direttore dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia, il segretario della Filcams nazionale, Luciana Mastrocola, la componente della segretaria Spi nazionale, Vera La Monica, il segretario dello Spi Sicilia, Maurizio Calà, il segretario della Cgil regionale, Michele Pagliaro.

Dopo il benvenuto da parte del segretario della Camera del lavoro di Noto, Salvo Boscarino, e del padrone di casa, il sindaco Corrado Bonfanti, sono stati i segretari dello Spi di Ragusa e Siracusa a dare l’avvio ai lavori. Roberta Malavasi (Spi Ragusa), ha puntato i riflettori sulla sicurezza e sulla mancanza di strumenti da parte dello Stato a sostegno degli anziani. Ma non ha mancato di rilevare come i giovani oggi abbiano immani difficoltà a trovare lavoro: <<Non vogliamo rischiare di passare per la generazione che lascerà un mondo peggiore rispetto a quello ereditato>>. Valeria Tranchina (Spi Siracusa) ha messo in evidenza come “#Insieme” vuole essere una iniziativa di piazza, e non per i soli addetti ai lavori, per coinvolgere quante più persone possibile, per confrontarsi su temi di particolare rilievo come convivenza sociale, invecchiamento attivo, lavoro che non c’è. Valeria Tranchina, nel suo intervento, ha anche citato i fatti di Avola << i famosi “fatti di Avola” e il sangue allora versato per l’affermazione dei diritti. Un’eredità importante raccolta dalla Camera del lavoro di Noto>>.

Maurizio Calà, segretario dello Spi Sicilia, ha posto i riflettori sulla campagna per la sicurezza degli anziani, che coinvolge anche l’Inps <<Abbiamo siglato un protocollo pure con gli ordini dei medici, dei farmacisti, professionisti che hanno un contatto costante coi gli anziani, oltre che con le forze dell’ordine e i giornalisti perché diamo eco alle iniziative che vengono assunte. Con questa nostra campagna, l’Inps diventa anche luogo in cui gli anziani possono denunciare eventuali truffe>>..

La parola è quindi passata al direttore dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia che ha lanciato uno spot realizzato proprio per indurre gli anziani a non fidarsi di sconosciuti. Dopo la proiezione il direttore dell’Inps regionale ha rilevato come lo spot metta in luce <<la capacità dei criminali di fare leva sulle fragilità degli anziani per fare crollare le istintive barriere di difesa>>.  Sergio Saltalamacchia ha altresì affrontato la questione lavoro ed ha citato alcuni numeri, come il pil aumentato del 3%. <<certo non si tratta di grandi numeri, ma indica una inversione di tendenza, seppur lieve>>. Dati positivi anche per il settore dei servizi e del terziario <<che offre occupazione al 76,8%. Ma questo non corrisponde a regolari contratti e contribuzioni. Un dato su tutti rende l’idea: in Sicilia i voucher sono stati 2,8 milioni. Quindi tanto lavoro ma non regolare, che non sostiene il mondo del lavoro – e di conseguenza delle pensioni – confermando che oggi gli ammortizzatori sociali sono le famiglie, cioè sono i nonni con le loro pensioni o i genitori con  i loro stipendi>>.

E’ stata poi la volta di Vera La Monica, componente della segreteria dello Spi nazionale. <<Oggi la vita è più lunga e certo non è un problema invecchiare, ma lo è l’invecchiamento della società, ovvero il disequilibrio che si sta creando con le nuove generazioni perché il nostro è un Paese in cui non si fanno più figli. Il rischio è lo spopolamento e l’impoverimento demografico del Sud, che comporta l’assenza di forza lavoro. Necessita un nuovo modello di Welfare, un nuovo modello di stato sociale per il Mezzogiorno, un welfare con amministratori efficienti e non solo elettorali, con la rimodulazione della spesa storica. <in un clima di guerra tra poveri, non c’è socialità e solidarietà, ma solitudine >>.

Luciana Mastrocola, segretario Filcams nazionale, ha rincalzato, citando la necessità di molti anziani ad avere un’assistenza e il crescente ricorso a badanti straniere, sottopagate e spesso senza contribuzioni. Una situazione che interessa anche i lavoratori del terziario, settore in cui il ricorso ai voucher ha sostituito quasi del tutto i contratti <<specie dopo l’elevazione a 7mila della soglia limite, scelta della Fornero>>.

Dopo l’intervento fuori programma di Paolo Amenta, vicepresidente Anci, che ha messo in luce la difficoltà dei Comuni e gli errori della politica, la parola è passata a Michele Pagliaro, segretario della Cgil Sicilia, il cui obiettivo si è incentrato sul calo della natalità e sul metodo sbagliato della politica ad affrontare il problema: <<Nel 2004 le nascite erano 10,3 ogni 1.000 abitanti; oggi sono 8,5. Questo allarma tanto più se si tiene conto delle proiezioni delle statistiche, in base a cui emerge che tra 10 anni i bisnonni saranno di più dei pronipoti>>.  

I lavori – coordinati dal presidente regionale dell’Auser, Pippo Di Natale – si sono conclusi con una rilevazione: i servizi alla persona oggi rappresentano una delle poche occasioni di lavoro per i giovani <<quindi il welfare non va più interpretato solo come una spesa per l’assistenza, ma come una grande opportunità>>.

A conclusione è stata consegnata una targa a Santo Boscarino, presidente Auser di Noto, per i suoi 50 anni di militanza nella Cgil.