QUANDO I CANADESI BLOCCARONO IL PERICOLOSO COMUNISTA ETTORE DI GIOVANNI
Da sette anni Ettore Di Giovanni non è più con noi e Siracusa ha perso tanto. Con la sua efficace azione politica tante porcherie in Ortigia e nel resto della città non avrebbero trovato distrazioni e terreno fertile, altro che bar astronave o licenze urbanistiche in piazza Duomo.. Ettore era simpatico, un amicone, pronto a passare una bella serata con tanto babbiu, ma sulla politica e su Siracusa non transigeva. Voglio rivelare un episodio che la dice lunga sul nostro uomo. Una volta, tanto tempo fa, sono stato in Canadà insieme a lui e ad altri amici. Dovevamo andare a vedere le cascate del Niagara, ma alla dogana i canadesi furono inspiegabilmente poco cortesi con noi, turisti italiani in visita al loro paese. Era successo che Ettore, nel modulo informativo che si doveva compilare obbligatoriamente, alla domanda “Ha fatto o fa politica?” aveva risposto con un bel sì specificando che era a Siracusa il capogruppo del partito comunista. Per i canadesi una mezza bestemmia. Per farla corta ci fecero entrare, quasi tutti, con l’unica eccezione di Ettore, un pericoloso comunista costretto ad aspettarci per sei ore alla dogana. Insomma, Di Giovanni non fingeva mai, diceva sempre e schiettamente la verità, visto quello che fanno oggi gli scappati di casa sembra un alieno. Invece era solo un grande siracusano. Da non dimenticare. Mai.