Politica

IL BAR SI CHIAMA MANIACE (UNO SBERLEFFO?) ED E’ STATO VOLUTO DA COMUNE E SOPRINTENDENZA

“Mi scusi, ma questo bar l’ha fatto la Soprintendenza di Siracusa?”

Non esattamente, ma si può anche dire che la Soprintendenza di Siracusa ha dato il suo grosso contributo.

“Ha dato un contributo, ma l’idea di chi è stata?”

Qui possiamo essere più precisi. L’idea è stata dell’attuale sindaco del cga quando era vicesindaco e presiedeva la commissione Ortigia. Grazie alla disponibilità di questa commissione infatti sono stati mossi i primi passi..

“E poi cosa è successo?”

Tanti passaggi, la stampa nazionale scandalizzata per un bar così brutto e invasivo a due passi dal castello Maniace, il compianto Calogero Rizzuto che da soprintendente ferma subito tutto. E tante incredibili vicende, fino al lavoro collegiale Soprintendenza/Comune che ci ha portato, nonostante tanti abusivismi, ad oggi e quindi alla sanatoria di una struttura abusiva costruita sul cemento armato.

“Non capisco bene. Un imprenditore siracusano riesce a tenere in piedi una struttura abusiva nonostante tutti i divieti urbanistici e paesaggistici?”

Non un imprenditore siracusano, ma un imprenditore catanese, Zuccarello, molto amico del sindaco del cga.

“Ma sono possibili forzature così grossolane?”

Guardi coi suoi occhi: il bar è aperto, i turisti lo utilizzano..

“Ultima domanda e poi tolgo il disturbo. Come si chiama questo bar?”

Beh, questo è un tocco d’artista. Zuccarello e amici sono stati creativi. Il bar si chiama Maniace e tutti i lavoratori hanno la maglietta con la scritta Maniace. Così tutti penseranno che è una struttura in qualche modo legata al castello Maniace, magari voluta da Soprintendenza e Comune. Che è poi la verità vera.