Politica

FACCIO CAUSA ALLA TIM

Credo che in molti sappiano come sia difficile dismettere l’utenza telefonica Tim. In ogni caso vi racconto una storia che ha una conclusione paradossale. A settembre 2020 telefono all’apposito numero Tim e comunico che ho deciso di dismettere una linea telefonica che già non utilizzo da mesi per colpa del Covid. Mi fanno fare un giro di telefonate e la conclusione è che debbo parlare con un ufficio e seguire una prassi. Solo che al numero in questione non risponde nessuno. Insomma, la faccio breve. Passano i mesi di ottobre e novembre senza riuscire a venire a capo della vicenda. Poi trovo un’anima buona, faccio l’email, disdico subito dopo come vuole la Tim, e finalmente sono fuori. Nemmeno per sogno, troppo semplice. Tim continua a mandare altre fatture che non tengono in conto della dismissione e del telefono mai utilizzato. Il 16 febbraio c’è l’ennesima fattura. Stavolta tiene conto della dismissione ma, udite udite, la Tim mi chiede 3,02 euro e cioè il 6% come indennità per il ritardato pagamento della bolletta di ottobre 2020 e 2,02 euro e cioè il 4% come indennità per il ritardato pagamento di novembre 2020. E 52 centesimi  per la spedizione della fattura. In totale 5,56 euro con bollettino allegato. Che posso dire? Evitate di avere a che fare con Tim? In ogni caso non  finisce qui. La linea telefonica in questione è andata fuori servizio a ripetizione trovandosi in un settore accidentato del nostro centro storico. Fuori servizio che mi sono annotato e ora faccio causa e chiedo i danni alla Tim per tutti i periodi in cui la linea non ha funzionato, una volta per quasi un mese. Avevo deciso di soprassedere e lasciar perdere, ma come si fa ad essere buoni con una Tim che ti fa ostruzionismo e ti fa perdere tre mesi per una dismissione e che poi cerca in tutti i modi di far cassa con bollette probabilmente inventate visto che in tanti anni è la prima volta che chiedono briciole per ritardato pagamento?