Politica

C’E’ UN VACCINO RUSSO CHE E’ UN PORTENTO. IL PERU’ LO STA ACQUISTANDO, L’ITALIA NON SEMBRA INTERESSATA, ANCHE SE L’AMBASCIATORE A MOSCA ..

C’è un vaccino russo contro il Coronavirus  che sta avendo risultati portentosi, ma l’Italia sembra essere fuori, per motivi politici, da questa possibilità. Anzi, il governo di sinistri e scappati di casa non ufficialmente ha fatto di tutto per irridere- con l’aiuto di Rai, Corriere, Repubblica e altri mass media amici – “il vaccino di Putin”.

Il Perù invece ha selezionato il vaccino russo Covido 19 sulla base di dati scientifici e di una stretta collaborazione tra G&P Pharmax Peru, Scientisti Peruvi  e laboratorio russo per garantire la sicurezza di diversi milioni di dosi di vaccini.  Così    G&P Pharmax Peru, con il sostegno del governo peruviano, è dispostosul punto di concludere l’accordo commerciale per ottenere il tanto necessario vaccino covid-19. Anzi, per dirla tutta, G&P Pharmax Peru riceverà la prima spedizione ordinata del vaccino russo Sputnik nei giorni a venire, e in questo modo il paese sarà pronto a passare indenne attraverso una seconda onda mortale del virus.

Ma è possibile oltre che fare business “fare politica” sui vaccini? Se un vaccino garantisce i cittadini va comunque bene, sia che sia russo sia che sia americano. E l’Italia? Come sempre fa confusione e spesso scelte sbagliate, ma questo è ormai un dato che conoscono tutti gli italiani.

In conclusione, non sarebbe opportuno darsi da fare, approfondire seriamente la questione e se hanno ragione anche i peruviani, concludere coi russi l’acquisto di milioni di vaccini Sputnik e non puntare tutto su Astrazeneca, Moderna e Pfizer?

Per la verità, intervistato dall’emittente russa Ren Tv, l’ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano ha dichiarato che l’Italia potrebbe essere tra i paesi che richiederanno al Cremlino il vaccino russo anti Covid: “Noi in Italia siamo molto grati alla Russia per l’aiuto all’inizio della pandemia – ha detto Terracciano – e siamo aperti a qualsiasi sviluppo. Ora un vaccino italiano viene creato insieme a Oxford e AstraZeneca. Ma, alla fine, questo è un mercato comune. E noi potremo scegliere anche il vaccino russo”, dice l’ambasciatore italiano ai giornalisti russi.  Ma la battuta dell’ambasciatore è data e non ha avuto seguito, almeno fino ad oggi. Insomma, lo Sputnik sembra non interessare Conte e la sua band. O forse anche sì, chi lo sa. I sinistri e gli scappati di casa non hanno valutazioni e strategie, vanno avanti a strafalcioni.