Politica

CITTADINANZA ONORARIA LAMPO ALL’EX ARCIVESCOVO. SOLO UN ATTO DI CORTESIA?

Rep: L’arcivescovo emerito, Salvatore Pappalardo, riceverà la cittadinanza onoraria di Siracusa dalle mani del sindaco, Francesco Italia. La cerimonia si terrà giovedì prossimo (17 dicembre) alle 11,30 nel salone “Paolo Borsellino” di palazzo Vermexio. La delibera della cittadinanza, proposta dall’Amministrazione, è stata approvata  dal commissario straordinario con i poteri del consiglio comunale. All’arcivescovo emerito viene riconosciuto di non avere fatto mancare il conforto della Fede ai siracusani soprattutto nei momenti più difficili.

Esattamente un anno addietro, l’arcivescovo Pappalardo invitava i giornalisti per gli auguri di Natale. Ecco quello che abbiamo scritto al riguardo e che oggi confermiamo parola per parola: “Ovviamente lunedì 23 dicembre 2019 non condivideremo nessuna riflessione e non faremo nessun scambio di auguri con l’arcivescovo Salvatore Pappalardo. Non condividiamo e non abbiamo condiviso una Curia siracusana dedicata in toto ai migranti e dimentica dei nostri giovani migranti, solo nel 2019 circa novemila giovani siracusani sono emigrati alla ricerca  di un lavoro, ma per loro non c’è mai stata una parola, una veglia, una speranza, un incoraggiamento. Non condividiamo e non abbiamo condiviso che siano arrivati a Siracusa ordini religiosi specializzati nel gestire centri di accoglienza per migranti, con una linea sottile fra buonismo e business. Non abbiamo condiviso che strutture ecclesiastiche siano anch’esse diventate centri di accoglienza con evidenti benefici di natura economica. Non abbiamo condiviso che non si parli mai di cristiani e in particolare dei cristiani poveri della nostra città. Non abbiamo condiviso l’intesa politico/ideologica fra la curia siracusana, Italia e Garozzo con un monopolio di fatto nella gestione di fatti e di siti culturali. Questo giusto per parlare per titoli. Siccome non siamo ipocriti non andiamo a fare gli auguri all’arcivescovo Pappalardo di cui non condividiamo anche moltissime altre cose oltre a quelle qui sopra citate”. Altrettanto ovviamente non condividiamo una cittadinanza che sembra più che un riconoscimento un colpo di mano. Un comunicato il martedì e la cittadinanza il giovedì. Mah! La motivazione? Non aver fatto mancare il conforto ai siracusani nei momenti difficili. Per quanto ci riguarda motivazione falsa. Punto.