MARIO BONOMO: CENSURIAMO I VERTICI ASP E CHIEDIAMO UN CONTINGENTE MILITARE PER SALVARE IL PRONTO SOCCORSO DELL’UMBERTO I°
Mario Bonomo, come abbiamo visto su Report nel bergamasco hanno rischiato la vita col Corona virus pur di non fermare 1800 aziende. E i morti ci sono stati e an che tanti
La globalizzazione creata dalle formule del capitalismo aggressivo degli anni 90 ha sviluppato un grande mercato planetario con un unico motore ” il profitto”. Potremmo analizzare meglio ,come sostiene Edgar Morin uno dei più brillanti filosofi contemporanei la deriva economica ultranazionalista (Germania) e populista che ne è generata ma preferiamo soffermarci sul paradosso evidente che il coronavirus ha messo a nudo nella società contemporanea. “Il profitto non può essere il motore di beni e servizi essenziali della società come la sanità e l’istruzione .
Ma come nasce questa cultura aziendale nella sanità che invece dovrebbe avere sempre priorità sul profitto?
Sono degli anni 90 le leggi 502/92 ( governo amato ) e 517/93 (governo ciampi) che trasformano le unità sanitarie locali in “aziende sanitarie provinciali ” con autonomia gestionale ,patrimoniale, organizzativa e contabile. L’attuale disastrosa situazione in cui si trova la sanità in italia e soprattutto al sud è figlia di questa sciagurata visione politica che ha programmato la gestione degli ospedali come una azienda . Cosi ,come in una azienda gli operatori sanitari sono stati sostituiti da manager , le risorse sono diventate budget ed i pazienti sono le “merci ” da inserire nel ciclo produttivo il cui fine principale è “il pareggio di bilancio e la premialità conseguente. Questa visione neoliberista che azzarda financo la teoria della “immunità di gregge” è una visione puramente finanziaria ed ha originato gli attuali disastri che il coronavirus sta facendo emergere con drammaticità.
Sembra un racconto dell’orrore. E ora che facciamo?
Intanto delle considerazioni e alcune indicazioni. Le A.s.p. non sono istituzioni, sono aziende regionali e come tali devono rendere conto alle istituzioni del loro operato. I “manager” che le dirigono hanno responsabilità nei confronti delle comunità, e non solo per i budget assegnati ma soprattutto a queste comunità devono rendere conto.
E quindi?
“Amo Siracusa” preso atto della totale inadeguatezza ad affrontare la pandemia avuta dell’Asp di Siracusa si affianca con determinazione alla richiesta gia’ fatta dal sindaco Italia chiedendo con determinazione al prefetto l’intervento di un contingente sanitario militare che “aiuti” le strutture del pronto soccorso a superare lo stato di emergenza .
Una censura quindi ai vertici Asp?
Certo. Censuriamo con forza l’operato dei vertici dell’ Asp di Siracusa nell’aver sottovalutato le dimensioni e la portata della emergenza e la totale insufficienza di approvvigionamento delle protezioni sanitarie così come emerge dalle contaminazioni dei medici dell’ospedale oramai all’ordine del giorno. Censuriamo la totale inadeguatezza dei vertici Asp a sostenere un confronto pubblico televisivo su gravissimi fatti accaduti nell’ospedale di Siracusa così come accaduto ieri nella trasmissione “Report ” in onda su rai tre. Non è tempo di processi ma qualcuno dovrà spiegare ai cittadini il perché di tanti ritardi e il perché il piano regionale sulle pandemie del 2009 non è mai stato applicato, ma su questo ci sarà tempo e luogo opportuno per discutere.