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NON SONO STATO IL RELATORE DELLA “SALVASINDACI” / VINCIULLO: INFAMI E IGNORANTI, AVETE CERCATO DI SPORCARMI MA IL FANGO RICADE SU DI VOI

 Rep: A tutti i miserabili, che in questi giorni hanno pubblicato o mandato in giro due paginette accostate di una Gazzetta Ufficiale, tralasciando invece tutto il contenuto della stessa GURS, vorrei ricordare che non esistono leggi buone e leggi cattive, ma esiste solo la Legge che, a prescindere dal fatto se conviene o meno, va applicata e nell’applicare la Legge, se non vogliamo subire danni, dobbiamo essere attenti e vigili. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Come era fatto risaputo, sebbene relatore di 35 leggi su 115 approvate in Parlamento, un risultato mai raggiunto da altro deputato in tutta la storia Legislativa dell’Assemblea Regionale Siciliana, non stato, purtroppo per loro,  relatore della legge 7/2017 “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”.
In questi giorni, diffondendo queste due paginette, in parte coperte, hanno cercato di infangarmi ma, come al solito, non ci sono riusciti e la melma è ricaduta su loro stessi, tant’è vero che lo stesso Capo di Gabinetto del Sindaco della Città di Siracusa, in un’intervista rilasciata ad un’emittente radiofonica siracusana, ha dovuto ammettere che la legge fu chiesta dall’ANCI e fu suggerita o quasi imposta dal CGA in seguito ad alcune sentenze emanate sulla decadenza di alcuni Sindaci.
Tanto che la legge regionale siciliana approvata nel 2016 legava il destino del Sindaco a quello del Consiglio Comunale, secondo la formula “simul stabunt simul cadent”.
A questi calunniatori seriali, ha proseguito Vinciullo, che con perfidia e infamia hanno invece diffuso altre notizie, vorrei ricordare alla loro intelligenza e conoscenza, seppure scarse e scadenti, che:

Il Disegno di Legge 1276 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale” ha dato vita alla Legge regionale 8 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale.”, quindi assoluta coerenza fra quanto stabilito dalla Commissione Bilancio e quanto votato dall’Assemblea.

Nella seduta n.423 del 27-28-29 aprile 2017, il Presidente della Prima Commissione Affari Legislativi, On. Cascio, durante l’approvazione del Disegno di Legge n.1276,  ha chiesto di trattare, alle ore 23:30, la norma su i sindaci.

L’On. Cappello contesta per l’ora tarda e il Presidente dell’Assemblea chiede la presenza del Presidente Cascio, io protesto perché si inserisce un tema nuovo, il Presidente mi invita ad accomodarmi, io chiedo di andare avanti con l’approvazione dell’unico tema che io potevo trattare, cioè il bilancio, ma il Presidente interviene dicendo che si va avanti così come raccordati in conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

A questo punto dei lavori d’Aula, il Presidente dell’Assemblea comunica che il Governo ha presentato l’emendamento a181 che sostanzialmente abroga la norma originaria, quella del mese di agosto (simul stabunt simul cadent) e quindi tutto ritornerebbe come prima.

Da questo momento in poi interviene sempre l’On. Cascio, che ha titolo e qualità per parlare, io non do alcun parere perché nessun impegno finanziario poteva e doveva essere preso, viene citato lungamente il parere del CGA sull’argomento, l’On. Cordaro ricorda che nella finanziaria non possono essere trattati temi non attinenti con il Bilancio, l’On.Ardizzone ricorda che non è più una norma finanziaria ma è una norma stralcio e si va avanti con gli emendamenti che vengono presentati da chi ha titolo, in particolare l’On. Di Giacinto e il Gruppo Parlamentare del PD ed altri.

Si fa appello alla libertà dei Sindaci di non essere ricattati da una minoranza di persone, tutti affermano che stanno facendo una cosa giusta per la Sicilia e i Siciliani e dopodiché viene posto in votazione l’emendamento in cui non viene assolutamente chiesto il mio parere e addirittura si decide di chiudere la seduta per aprire una nuova seduta, così come richiesto dagli uffici della Presidenza dell’Assemblea.

Di conseguenza, si procede alla votazione, dopodiché per 7 volte si vota sull’emendamento “salva sindaci” senza che mai viene chiesto il mio parere. Se fossi stato il relatore il mio parere era obbligatorio.

Quindi si comunica che l’emendamento 181 è diventato norma autonoma che verrà votata dopo la Finanziaria.

A pagina 147 del resoconto stenografico il Presidente comunica che si passa alla votazione finale del Disegno di Legge 1276 Stralcio II/A che, nel frattempo, è diventato “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”, quindi nulla a che fare col testo originario che come Assessore competente era stato firmato da Baccei, quello che era il referente della Commissione Bilancio, mentre questo nuovo è firmato dall’Assessore delle Autonomie Locali Lanteri.

Quindi, ha continuato Vinciullo, cosa c’entravo io in tutta questa vicenda, cari calunniatori?

Così come accaduto con il dossieraggio relativo alle risorse prese dal fondo di riserva, che non erano state prese da me ma da un Assessore dell’attuale Giunta Italia, anche in questo caso, nel tentativo di sporcarmi, avete fatto un ulteriore autogol.

La prossima volta, ha concluso Vinciullo, prima di accusarmi, provate almeno a capire quello che dite e quello che mostrate per evitare di fare l’ennesima “malafiura”