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INTERVISTA CON CASAPOUND / PIERPAOLO CICCIARELLA: NOI DEI COMUNISTI COL ROLEX SEMPLICEMENTE CE NE FREGHIAMO

Pierpaolo Cicciarella, lei è il referente di CasaPound Siracusa. Viste le varie iniziative i siracusani sono curiosi di saperne di più sul vostro conto. Cos’è Casapound Siracusa?

CasaPound Siracusa, come del resto tutte le altre 150 sezioni sparse nel territorio nazionale, è l’unico movimento politico nel panorama italiano ad occuparsi a 360° degli italiani. È politica, cultura, sociale e associazionismo. Abbiamo un’ associazione di protezione civile, “La Salamadra”, sempre in prima linea per le emergenze nazionali come terremoti e alluvioni; una associazione ecologista, “La foresta che avanza”, che si occupa di tutti i temi ambientalisti e animalisti; “Sol.Id.”, associazione di volontariato internazionale, che vede i nostri militanti impegnati in Siria, Birmania, Palestina, Kosovo ecc. il cui fine è l’assistenza ed il sostegno a quei popoli in lotta per la propria sopravvivenza, la salvaguardia della propria cultura e la difesa della loro identità. Abbiamo inoltre diverse associazioni impegnate nell’ambito studentesco, sportivo ed escursionistico, una per i disabili e persino una nel settore sanitario. Come le dicevo CasaPound Italia è un partito che non ha eguali in tutta Italia.

Quelli della casta colta parlano di voi con un certo disprezzo. Perché?

Questo non ci risulta. Almeno, i professori universitari provenienti da tutte le facoltà pubbliche dell’isola che hanno partecipato alla nostra festa regionale, Vesper, proprio qui a Siracusa non hanno avuto che parole di stima per le nostre attività. Se poi lei si riferisce a qualche insulto da parte di comunisti col Rolex, come l’ex presidente della Provincia Bruno Marziano, parliamo sicuramente di una “casta”, ma di semicolti o al massimo di radical chic intenti a darsi un tono. Delle loro opinioni, semplicemente, ce ne freghiamo.

E’ vero che siete fanatici di Mussolini? Che con il duce si risolverebbero tutti i problemi, a partire da quelli di Siracusa?

Non siamo nostalgici che rimpiangono i “bei vecchi tempi”. Siamo giovani che guardano alla storia del proprio Paese con interesse. Da essa prendiamo spunto per affrontare il futuro sempre più incerto che la classe politica finora al potere ci ha confezionato senza troppi complimenti. Certamente i valori a cui ci rifacciamo non sono quelli dell’antifascismo che di recente ha proposto una vergognosa campagna di revisionismo sul tema delle Foibe.

Fate striscioni, avete aperto una sede, avete sfilato con le maschere dei sindaci buonisti. Ma chi paga tutto questo?

Siamo molto presenti sul territorio, come dice lei abbiamo aperto una sede, settimanalmente siamo sul territorio tra la gente, abbiamo uno sportello gratuito per il cittadino per varie segnalazioni di disagio e tutto questo è solo grazie allo spirito militante di ogni singolo uomo, donna, ragazzo e ragazza che si avvicina a noi, riconoscendoci l’impegno nell’aiutare i nostri concittadini senza secondi fini.  Non prendiamo un euro di finanziamento pubblico. CasaPound è completamente autofinanziata dai militanti e simpatizzanti.

Parliamo di poveri a Siracusa. Avete dato una mano concreta ai bisognosi, accogliendoli nella vostra sede alla Borgata, sfamandoli, vestendoli . Ma quanti sono i poveri veri a Siracusa?

Le famiglie in emergenza economica a Siracusa sono purtroppo più di quelle che ci si potrebbe immaginare. Con la crisi che ormai ci attanaglia da diversi anni si è allargata sempre di più la forbice tra i ceti più alti e quelli più bassi. La disoccupazione giovanile supera il 50%, come di recente ha rilevato l’Eurostat, e credo che questo sia il dato più deprimente. Molte famiglie soprattutto nelle periferie vivono sotto la soglia di povertà e molte altre hanno addirittura reddito zero che poi sono quelle che maggiormente aiutiamo.

Mensa per i siracusani bisognosi una tantum o ci sono impegni cadenzati di CasaPound?

Colgo l’occasione per ringraziare i cittadini che con le loro donazioni permettono tutto ciò. Le nostre raccolte alimentari svolte nei supermercati di Siracusa e provincia ci permettono di aiutare 30 famiglie siracusane con le distribuzioni che facciamo presso la nostra sede ogni mese.

Non ci sono dubbi che sui social molte vostre iniziative hanno ricevuto migliaia di “mi piace” e comunque sono state gradite. Perché secondo voi?

Le nostre iniziative sono sempre molto apprezzate dai cittadini e non solo sui social. Molte persone ci vengono a trovare in sede, da poco abbiamo aperto il tesseramento per il nuovo anno ed è stato un successo. Credo che l’apprezzamento derivi dal fatto che non abbiamo timore di affrontare temi molto delicati che altri partiti magari evitano, facendo i democristiani di turno per paura di perdere consensi. La gente ci premia perché ci riconosce l’essere presenti sotto tutti i punti di vista ogni giorno, la nostra sede è sempre aperta, non come quelle degli altri partiti che sbucano come funghi solo nel periodo elettorale per poi chiudere 2 giorni dopo le elezioni.

Sui brogli elettorali che stanno emergendo avete una vostra riflessione. E se si torna a votare avete intenzione di scendere in campo?

Guardi sui brogli elettorali crediamo che possa scoppiare un nuovo scandalo per la nostra città, leggere che in alcune sezioni sono stati trovati centinaia di voti in più rispetto al numero dei votanti è un fatto che se confermato dovrebbe portare all’annullamento delle elezioni e pene esemplari per i colpevoli. Rimaniamo vigili e aspettiamo l’esito del ricorso. Sicuramente se si andrà ad elezioni con un voto ex novo ci faremo trovare pronti. D’altronde è sotto gli occhi di tutti che ad oggi siamo l’unica vera opposizione all’amministrazione Italia nonostante siamo fuori da Palazzo Vermexio. Siamo convinti di poter raccogliere il consenso sincero e la rabbia di molti siracusani stanchi della solita politica e i delusi del Movimento cinque stelle.

Chi vuole fare il buonista coi migranti se li porti a casa sua. E’ un po’ forte come slogan anche se nel vostro striscione parlate di business?

No, non lo è affatto. Per anni i governi di sinistra hanno fatto entrare in Italia centinaia di migliaia di immigrati clandestini per poi posteggiarli nei centri d’accoglienza con una spesa a carico degli italiani di 35 euro al giorno cadauno. Parliamo di un business milionario che in troppi casi ha finito per arricchire le cooperative dell’accoglienza. 35 euro al giorno che i 5 milioni di italiani in povertà assoluta censiti dall’Istat si sognano ogni notte.

Molti di questi immigrati, come è emerso anche dai dati del Viminale, non sono nemmeno rifugiati politici. Quindi se qualche esponente politico volesse fare la campagna elettorale sugli sbarchi o le passerelle come abbiamo visto di recente con la Sea Watch 3 per sbarcare nel salotto di Fabio Fazio, dia il buon esempio e ospiti chi non ha diritto a stare in Italia a casa sua e a proprie spese. Il problema immigrazione si risolve ripristinando I confini e definendo accordi bilaterali con le nazioni di provenienza per rimpatriare chi non scappa da alcuna guerra o calamità. A cominciare dagli stranieri che affollano le nostre carceri.

Faccia il punto sui vostri programmi per Siracusa. Insomma, cosa bisognerebbe fare e cosa bisognerebbe fare subito per dare risposte concrete alla nostra città?

Siracusa ha un estremo bisogno di diversi miglioramenti a partire da un potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti e la manutenzione costante degli spazi verdi anche in ottica di un rilancio turistico su larga scala. Un potenziamento dei trasporti pubblici, un rifacimento concreto dei manti stradali, un piano di riqualificazione delle scuole, una bonifica seria delle aree inquinate dall’amianto, più controlli nella zona industriale, più sicurezza in periferia e un monitoraggio dei centri di accoglienza sul territorio. Tutto questo si traduce in nuovi posti di lavoro per frenare l’emorragia di giovani che emigrano. Occorre inoltre un piano dedicato alle fasce più deboli come i disabili e una diversa politica dell’edilizia popolare. Questo e molto altro è il nostro programma per Siracusa, il cui centro è l’esclusivo interesse della città e dei cittadini e non quelli personali, come è invece accaduto alle scorse elezioni che hanno portato certe liste ad alleanze fantascientifiche pur di arrivare a palazzo Vermexio.