Politica

DE SIMONE E ROSANO CON LA MEDIAZIONE DI ARTURO LINGUANTI TROVANO L’INTESA / COLLOQUI E FORMAZIONE RETRIBUITA PER 70 DISOCCUPATI

Rep: Trovata la quadra tra il Presidente della Consulta Civica di Siracusa, Damiano De Simone e il Presidente di “Noi Albergatori Siracusa”, Giuseppe Rosano, sulla questione dei 47 curriculum che negli ultimi giorni ha creato tensioni e polemiche. De Simone grazie alla mediazione condita con alto senso di responsabilità dal Presidente di Confesercenti Arturo Linguanti verso cui è riconoscente per la sensibilità manifestata, ha tenuto ad enucleare i motivi della sua disapprovazione nei confronti della proposta avanzata da Noi Albergatori Siracusa nei giorni scorsi che prevedeva l’alloggio, formazione e conseguente assunzione dei migranti della Sea Watch presso le strutture ricettive. Proposta a cui De Simone, per l’appunto si è opposto prendendosi l’iniziativa di raccogliere 47 curricula di residenti siracusani già disoccupati, tra cui alcuni extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, difendendo l’etica del buon senso e della pari opportunità, dando naturale precedenza ai residenti della Città in quanto già preda della disoccupazione, nonché titolari di un rapporto fiscale, per status quo di cittadinanza, con lo Stato italiano. Questi – dice Damiano De Simone – sono i principi di una società aperta alla sana accoglienza cui il popolo siracusano è già predisposto per sua natura e cultura.
Conclusa l’impasse, quindi, questa mattina Damiano De Simone ha consegnato ben oltre 70 curriculum vitae a mano nella sede di Confesercenti Siracusa alla presenza del Presidente Arturo Linguanti il quale ha assicurato colloqui ed un’adeguata e retribuita formazione professionale già rientrante in un piano di finanziamenti regionali, quale prerequisito per l’accesso nel mondo del lavoro presso le aziende associate alla stessa Associazione degli esercenti compreso le strutture alberghiere cui Giuseppe Rosano è responsabile del settore turistico il quale ha dato propria disponibilità.
Una battaglia sociale senza colori – conclude Damiano De Simone – dove il buonsenso ha avuto la meglio da parte di tutti. Non vanno confusi i diritti umani con quelli di cittadinanza. È nobiltà d’animo dare la propria vita per la vita del prossimo, ma è anche responsabilità di tutti noi promuovere e far rispettare le buone regole della convivenza sociale perché si possa davvero crescere e progredire”.