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VINCIULLO: CHIEDIAMO ALLA REGIONE ALMENO CINQUE CENTRI PER LA CURA DELL’IPF

Rep: L’IPF è una specifica forma cronica di polmonite interstiziale fibrosante ad eziologia sconosciuta, ad andamento progressivo.

La storia naturale, ha dichiarato Vincenzo Vinciullo, è variabile e imprevedibile e le riacutizzazioni acute hanno un grande impatto sulla sopravvivenza dei pazienti a tal punto che il 50% dei pazienti ricoverati per riacutizzazione acuta muore durante il ricovero.

Nonostante la sopravvivenza dei pazienti con IPF a 5 anni sia peggiore rispetto alla maggior parte delle neoplasie la gravità della malattia è ancora sottostimata.

Attualmente in Sicilia sono stati autorizzati solo due centri alla prescrizione dei trattamenti per questa patologia: il Policlinico di Catania e l’ISMETT di Palermo.

Avere solo due centri, ha proseguito Vinciullo, rappresenta un grossissimo limite per i pazienti che devono percorrere lunghe distanze sia per effettuare le visite di controllo sia per ritirare mensilmente il farmaco che viene dispensano solo dai centri prescrittori, sia temporale, in quanto i pazienti devono attendere settimane prima di poter essere visitati perché i due centri autorizzati hanno lunghissime liste d’attesa e non riescono più a sostenere la mole di pazienti con IPF.

Tra l’altro recentemente è sorto anche un problema per quanto riguarda gli acquisti dei farmaci non permettendo ai pazienti di iniziare la terapia immediatamente dopo la diagnosi.

Per questo motivo, così come accade in altre regioni, ad esempio la Calabria, i centri oltre ad essere numericamente superiori (7 per la Calabria) in rapporto al numero di abitanti, sono distribuiti in modo omogeneo nel territorio, chiedo all’Assessore regionale di aprire almeno 5 Centri in Sicilia, perché, ha concluso Vinciullo, non si capisce il motivo per cui solo in Sicilia i pazienti devono sopportare, oltre alle conseguenze delle malattie, anche tutti questi disagi disumani.