Politica

SALVO FERLITO: FRANCO ERA UN VERO GRECO. COREUTA E MESSAGGERO, UN ATEO NELLA CITTA’ DI DIO

Salvo Ferlito, ho letto che non hai una bella opinione di Villa Reimann. E ancora peggio, mi sembra di capire, per il teatro comunale..
Caro Salvo, quando vivi, o hai vissuto, in una città come Siracusa che è carica di tesori incommensurabili: dal classico greco, al romano, all’architettura medioevale preziosissima, che vuoi che sia quello sgorbio di teatro comunale o quella residenza di campagna della villa Reimann. Non è nemmeno una opinione, è lo stato delle cose. Marlyn Monroe, che era stata sposata allo sportivo Joe di Maggio, quando sposò lo scrittore Arthur Miller dichiarò: “puoi scegliere tra un fantastico filetto e un panino con hamburger? Ho scelto il filetto, ovviamente!”. Questo vale per tutte le cose. Ma di che stiamo parlando?
E’ morto Franco Greco, qual è il tuo ricordo?
Franco era un vero greco: coreuta e messaggero, un ateo nella Città di Dio. È stato l’ultimo di una serie limitata di avvocati penalisti siracusani che in città rivestivano il ruolo di una sorta di moderni tribuni della Plebe. Mi vengono istintivamente in mente i grandi Angelo Puzzo e Pippo Panico. Quest’ultimo era capace di far tremare le pareti del tribunale durante le sue arringhe. Ecco Franco, come loro, è stato forse l’ultimo difensore degli ultimi. Un vero elemento di garanzia a chi di giustizia ne ha vista ben poca. L’avvocato dei negletti, del mondo di sotto, un socialista senza fede ma dai gesti religiosi. Senza affettazione, tutto sostanza. La nuova generazione di avvocati in città non ha espresso uno che avesse rapporti col mondo di basso e che sapesse parlare con tutti come lui. L’unico dei nuovi, che si avvicinava a quel tipo di personalità, era il compianto Beppe Brandino.

Nel PSI abbiamo incrociato con Franco le nostre strade, e mi sono ritrovato con Ivan Lo Bello e Vincenzo Bondì a occuparmi della sua attività legislativa. Era molto individualista quando si trattava di organizzare la campagna elettorale. Un comunicatore spontaneo, i suoi spot elettorali andrebbe conservati. Una volta arrivò con una modella da Roma per girare uno spot un po’ osé alla televisione: “Franco Greco, la politica senza veli”, credo che ancora non fosse nato Drive-in e già Franco superava la barriera del corpo rompendo la barriera del suono. Era uno dei pochi che conoscevo che assomigliasse ai siracusani antichi, nel senso a quelli che erano i padroni di casa a Siracusa nel quinto secolo avanti Cristo. Era uno fuori dal tempo ma che, fermandosi dove e con chi gli pareva, andava per la sua strada diritto. Non si tirava indietro se noi giovani volevamo lavorare ad una proposta di legge. Ci dava una occhiata ed era come se ci dicesse: Fate pure tanto io la politica la faccio per strada. Di poche parole, semplice ed asciutto, aveva un carattere chiuso ma allo stesso tempo disponibilissimo, tenerissimo coi suoi clienti: non mi pare che qualcuno lo avesse mai pagato per l’attività di procuratore legale, viveva non si sa come prima di fare il senatore, come le tartarughe magiche non aveva bisogno di nulla. Lui e la sua mini nera erano eterni ed immutabili.

Italia continua ad andare avanti coi voti di cinque grillini e tre traditori di destra
Italia è un furbacchione. Spero che mantenga la parola e tenga in piedi la giunta coi tre supporter. Ma non ci credo, di fatto il gruppo di potere lì è un altro. I miei amici in giunta dovrebbero apprezzare le mie ondate di cinismo, più si mette in dubbio la parola, più è probabile che questa venga mantenuta, non trovi?.
Per quanto riguarda i “traditori” di destra, io penso che le velleità vadano sempre previste e se è possibile evitate, pensando ad un progetto che abbia prospettive: Il centrodestra cittadino deve rivedere scelte e gruppo dirigente e soprattutto capire che rotta prendere e con quali protagonisti, altrimenti lo sfaldamento attuale potrà essere a breve endemico e irreversibile.
Granata ha promesso il parco archeologico, ma da settimane non ne parla più
Fabio è un politico di grandi capacità, ma ha un karma che lo perseguita: sta coi partner sbagliati. Sai perché sono sbagliati? Perché sono dei paraculi e lui è molto migliore di loro. Le sberle purtroppo si prendono sempre in prima linea. Il suo rapporto con Fini non lo ha aiutato, adesso la sua scelta verso questa “gemmazione” degli ex renziani è un abisso sull’altro.
Il Pd a Siracusa è al 5 per cento, alle Europee? 
Secondo me dovrebbe sparire, ma sulle europee giocano altri meccanismi, un collegio elettorale enorme Sicilia/Sardegna. Poi il PD della manifestazione antigovernativa di ieri, con venti o cinquantamila in piazza del Popolo poco importa, è più o meno come il PD di l’altro ieri -quello che ha perso le elezioni, sciolto di fatto da un elettorato col quale non ha saputo comunicare-. Nessuno dei partecipanti alla manifestazione di ieri si è chiesto chi avesse pagato il loro viaggio e con quali soldi. Nella sostanza, quello che il PD comunica e attende è una apocalisse ed una conseguente palingenesi che lo rimetta al centro della vita politica del Paese. Purtroppo per loro non sarà così: il Wall Street Journal, gli analisti della UBS e pure Confindustria hanno dato una apertura di credito al governo giallo-verde. Se lo spread continua a tenere e stare in una misura tollerabile il prodotto Italia continua ad essere interessante: costa molto meno dei titoli tedeschi e rende di più, perché mai non si dovrebbe comprare? Da ultimo chi si attende una soluzione greca o portoghese alla crisi non ha fatto i conti con le dimensioni del nostro Paese, abbiamo abbondanti margini di negoziazione in sede europea. Chi tifa per il default -il fronte anti populista- potrà continuare a farlo, ma attenti che così si perdono solo voti e si rischia veramente di sparire.  Dovrebbero interessarsi di più dei poveri e meno dei ricchi e delle banche, perché sapete al povero dello spread non importa un fico secco, spread o no deve pur mangiare e oggi, mi spiace tanto per il PD,  il povero in Italia è maggioranza.
I nemici del Maniace, dico quelli di sinistra, sono scomparsi e defilati. Cosa è successo?
Rientra nella dinamica di sinistra che arrivati alla definizione di una cosa finisce l’interesse mediatico e finisce la battaglia. Fossi stato a Siracusa avrei continuato il casino fin quando la struttura non fosse stata rimossa. Ma si sa: io non sono di sinistra e, almeno per ora, non sto a Siracusa.
Bando idrico e bando per la raccolta rifiuti continuano ad essere la prova provata dell’incapacità di Garozzo Band e ItalGarozzo
Fate tutto in casa, perché mai dovreste fare capitolati di appalti? Italia sei nuovo? Ecco, crea un’azienda comunale che si occupi di queste cose. Crea posti di lavoro e ottimizza il servizio. La privatizzazione del servizio sappiamo che ha fallito. Lo dicono i topi e i quartieri senz’acqua. Peggio di chi c’era prima non si può fare. Date il via ad una azienda municipale.
La verità, anche secondo te i siracusani hanno fame di cultura?
I siracusani hanno fame.
Dimmi da siracusano chi sono i siracusani
So già tu stia aspettando che dica che è il villaggio dei puffi. Comunque è un po’ così, ma del fumetto ha questa a-selettività: siamo tutti uguali, mettiamo su un cappello da chef e sono puffo chef, un cappello da capo-stazione e sono puffo capo-stazione… e così via. Però non è solo questo, è anche una città del miracolo, dei miracoli che avvengono dopo le grandi sofferenze. Questo perché è stata per troppo tempo fortezza e quindi prigione. I siracusani sono condannati a soffrire, ad essere sempre presenti a loro stessi, e a vivere sotto una cappa. Da qui le energie soffocate, le attese, e questa percezione che il tempo passi inavvertitamente. Devo confessarvi che dopo i primi giorni di ritorno al passato poi io stesso comincio a percepire un senso di claustrofobia, quindi o si fa qualcosa per rompere la cappa o vado via.