Politica

NICOLETTA PIAZZESE: I SILENTI SULLO SCEMPIO DEL MANIACE OGGI S’INDIGNANO DELL’INDIGNAZIONE ALTRUI

Scrive Nicoletta Piazzese: Questa è la città del paradosso, della gara all’indignazione dell’indignazione altrui. Vorrei chiedere a chi oggi si indigna del silenzio su Villa Abela, lamentandosi della chiassosa protesta sulla vicenda dell’ex Piazza d’Armi, fatta di accesso agli atti, azioni, di impegno, tenacia, mettendoci faccia e professionalità, perché siete stati in silenzio sul Maniace? Quando si parlava davvero di un’area soggetta a numerosi vincoli, storico-artistico, paesaggistico, con una specifica destinazione d’uso, in violazione al PPO ed al PRG, mai modificata in Consiglio Comunale; quando davvero lì c’erano vincoli imposti e non si registravano (e non si registrano) tutte le prescritte autorizzazione e pareri, perché tacevate, tutti? Mi piace ricordare che non sono riuscita a rinvenire una sola relazione paesaggistica ed un parere in tal senso; come non sono riuscita a trovare nessuna autorizzazione del demanio marittimo pur ricadendo la struttura per intero, e non solo questa, entro i 30 metri dalla costa. Perché un cittadino qualsiasi, edificando entro i 30 metri, magari in un’area libera, sarebbe stato raggiunto dalle ruspe destando giustamente l’altrui sconcerto. Dove era questa stessa gente allora, ad agosto, che urla adesso contro la vera indignazione? Quale interesse mi sfugge o risulta prevalere, in un caso piuttosto che un altro? Chi interessi non ha si indigna veramente ed io posso e mi indigno oggi come allora ed allora mi indigno davvero, sul silenzio assordante di quella vicenda. Meglio fastidiosa sul maniace piuttosto che silente, di un silenzio che strugge e sa di omertoso interesse. Alla libertà quella che mi consente di indignarmi davvero!Non sto zitta e non mi fermo, per la mia città, per i cittadini, tutti UGUALI sempre, per la giustizia quella vera!