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STEFANIA PRESTIGIACOMO: IL MINISTERO DELL’AMBIENTE STOPPA LA SVENDITA DELL’AMP DELIBERATA IN CLANDESTINITA’ DAI COMPONENTI DEL CDA, TUTTI CANDIDATI E INELEGGIBILI

Rep: Il Ministero dell’Ambiente ha stoppato il tentativo del direttivo  dell’Area Marina Protetta del Plemmirio di allargare arbitrariamente  la composizione del consorzio ad un istituto di ricerca napoletano. Una operazione del genere, tentata in sostanziale clandestinità e da me denunciata nei giorni scorsi, non poteva essere attuata ad insaputa del Ministero che è l’organismo che controlla l’AMP e che ha definito la governance del Plemmirio ed è la sola amministrazione che ne può mutare la sua composizione.
E’ stato così sventato, un atto che aveva il sapore di svendita delle competenze sulla riserva. Una decisione che, ricordiamolo era stata presa con una votazione in cui tutti i partecipanti, a parte la presidente, erano candidati alle elezioni amministrative ed in condizioni di ineleggibilità secondo legge.  Componenti del direttivo in palese conflitto che hanno, fatto grave, proseguito ad assumere delibere in piena campagna elettorale non curanti della legge.
Perche questo atto, bloccato in extremis, giunge a valle di una serie di vicende gestionali della AMP connotate da opacità di comportamenti che vanno chiariti. Mi riferisco alla notizia secondo la quale il consorzio avrebbe rinunciato ai crediti vantati dal Comune e della Provincia.
Mi riferisco soprattutto ovviamente al tentativo di inserire in seno al consorzio “Stazione Zoologica Anton Dohrn” senza averne titolo senza trasparenza e pubblica evidenza , come se l’Area Marina Protetta fosse un privato che inserisce un socio nella sua azienda. Domanda: perché quell’ente e non una università siciliana ad esempio?
Come mai una circostanza di tale rilievo è stata gestita segretamente e la presidenza del Plemmirio non ha sentito il dovere di informare l’opinione pubblica? Registro il silenzio assoluto sul merito dell’amministrazione uscente. Francamente riterrei utile e interessante sapere cosa ne pensa il candidato sindaco e attuale vicesindaco Francesco Italia di questa storia. Ne era a conoscenza? I rappresentanti del Comune in seno al consorzio non l’avevano informato?
L’area marina protetta del Plemmirio è un bene naturalistico immenso, che a suo tempo ho contributo a creare e normare. È un bene che
appartiene a tutti. Non si svende!
                                        Stefania Prestigiacomo