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SI SCRIVE ITALIA, SI LEGGE GAROZZO, MA I SIRACUSANI VI HANNO GIA’ SGAMATO

Scrive Giancarlo Garozzo: “Questi 5 anni da sindaco della mia città sono stati prima di tutto un grandissimo onore per me. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo e ringrazio i siracusani che nel 2013 mi hanno dato la loro fiducia.
Sono stati però anche 5 anni molto duri, la mia famiglia ha dovuto subire un attentato incendiario con un’auto date alle fiamme; sono stato perseguitato ingiustamente da media nazionali molto discutibili; ho subito indagini penali da pubblici ministeri oggi coinvolti in procedimenti giudiziari e ho scoperto, sempre dai giornali, che un pubblico ministero voleva “farmi la festa”.
Davanti a tutto questo e a un vero e proprio assalto, ho difeso con orgoglio e determinazione la città e i cittadini. E di questo ne vado fiero.
Nelle ultime settimane ho dato la mia disponibilità a fare un passo indietro e ritirare la mia candidatura. Ho una bimba di due anni e la voglia di un papà di vederla crescere, seguire i suoi passi nella vita, un impegno inconciliabile con il ruolo di sindaco. Oggi devo pensare alla mia famiglia che ha bisogno di serenità e per tutte queste ragioni la volontà di fare un passo indietro è diventata più concreta con il passare dei giorni.
Nell’ultima settimana ho provato a ricomporre un quadro unitario di liste civiche di centro sinistra per costruire una coalizione ampia e continuare il progetto iniziato 5 anni fa. In quest’ottica ho provato a ricucire rapporti politici interrotti da oltre due anni.
Ho contattato personalmente Fabio Moschella al quale ho esposto la necessità di trovare un’unità su un terzo nome. Fabio aveva mostrato disponibilità a fare un passo indietro se questa scelta fosse servita a riunire il centro sinistra.
La strada avviata sembrava quella giusta ma non so cosa sia successo nelle ultime ore e oggi non posso che registrare l’inutilità del mio tentativo.
Non possiamo però fermarci, non c’è più tempo, e bisogna andare avanti! Ritengo che il testimone vada consegnato a chi in questi anni è stato sempre al mio fianco con lealtà e franchezza, a una persona che possa continuare a spendersi con grande generosità per la nostra città come ha fatto in questi cinque anni, senza mai risparmiarsi.
Francesco Italia ha dimostrato sul campo integrità, capacità amministrative e di saper dare lustro alla nostra città.
Mi auguro voglia accettare questa difficile sfida nell’esclusivo interesse dei siracusani”.

 

Si scrive Italia, si legge Garozzo. Non cadete nell’ultimo tranello dei tanti che il sindaco uscente ha fatto ai siracusani. Che Garozzo ritirasse la candidatura lo avevamo scritto tempo addietro, anche un politico arrangiato come lui aveva capito che i siracusani lo avevano sgamato, avevano cioè capito che era scarso e anche bugiardo. Alcuni esempi di bugie di Garozzo? Mai più consulenze al Comune e ne ha fatto a decine, acqua pubblica ed ha fatto il contrario, sono amico di Renzi e Matteo mi ha già promesso che il nuovo ospedale è cosa fatta e via di questo passo per cinque anni. Oggi l’ultima furbata, il Pd non mi indica e sceglie Moschella? Ebbene, io sfascio tutto e mi gioco la carta Italia. Per quanto riguarda il centro sinistra a Siracusa, Attila gli fa un baffo. Ripetiamo: si scrive Italia, si legge Garozzo. Per il semplice fatto che Italia ha partecipato per cinque anni a tutte le scelte di Garozzo, a tutte le disgraziate scelte di Garozzo. Su ogni problema è stato sempre vicine, fedele e servitore di Giancarlo suo.  Oggi Garozzo vuole fare con Italia come José Luis Rodríguez Moreno, il ventriloquo spagnolo, con il pupazzo Rockfeller. C’è un piccolo problema, i siracusani hanno visto e sanno che i due sono stati pappa e ciccia per cinque anni, l’errore l’hanno già fatto, non lo ripeteranno