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FABIO GRANATA: NUOVI CENTRI DI AGGREGAZIONE OLTRE AD ORTIGIA

Rep: Ancora partecipazione, qualità e quantità, nel secondo incontro di #fabiogranatasindaco con i cittadini, che si è svolto ieri pomeriggio al Tempio d’Apollo. “Il tempio di Demetra e Kore, l’odierna piazza della Vittoria, come segno di una continuità sacrale. L’intera area, insieme con il santuario che sorge accanto, è un riferimento imprescindibile per la religione antica e moderna. C’è anche una strada importantissima che metteva in collegamento Akradina con la Neapolis”. Questo è solo uno degli esempi che ieri l’archeologa Elena Flavia Castagnino, assessore designato della giunta Granata, ha portato per spiegare come “dal tessuto urbano antico” ci vengano date “delle linee guida che potrebbero essere utilizzate per correlare tutte le emergenze archeologiche che non vengono valorizzate e metterle a sistema. Metteremo a disposizione dei viaggiatori un sistema di fruibilità agevolato”. L’idea guida è uno dei punti centrali della giunta Granata, ossia quello di “Nuovi centri di aggregazione oltre Ortigia, attorno a siti archeologici anche minori, dai quali partire”. Già nella prima convention di #siracusaoltre2018, che lanciò due mesi fa la candidatura di Fabio Granata a sindaco, il progetto era chiaro: “Attorno al Ginnasio romano, riqualificare l’accesso Sud della città; attraverso il recupero del sito archeologico di piazza Adda, collegare l’area con il parco della Neapolis che a sua volta, con il suo milione di visitatori l’anno, andrà legata a aree quali: catacombe di San Giovanni, santuario e museo Paolo Orsi”. Si tratta di “Una questione di centrale importanza”, ha aggiunto Fabio Granata: “Siracusa non ha un solo centro storico. Segni di civiltà e di civilizzazione occidentale segnano il perimetro di questa città straordinaria. La nostra è una idea complessiva che metta in rete le qualità. Attraverso i fondi comunitari e piani del colore realizzeremo questa rigenerazione”.