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TUTTI I SEGRETI DI LUCA LA FAUCI, SIRACUSANO E NUTRIZIONISTA DI SUCCESSO

Abbiamo fatto una chiacchierata con Luca La Fauci, nutrizionista e siracusano doc.
Dottor La Fauci, da quanti anni vive lontano da Siracusa e come mai ha fatto questa scelta di vivere altrove?
Più della metà della mia vita si è già sviluppata lontano dalla nostra città: Catania prima e Roma poi sono state le tappe della mia formazione; da nove anni vivo e lavoro in Emilia Romagna sebbene il lavoro mi porti spesso a girare lo stivale. L’Emilia Romagna è stata una scelta di vita prima ancora che professionale ma le dinamiche che non trattengono nella propria città natale un numero altissimo di professionisti provenienti dal Sud Italia non sono state indifferenti nel mio percorso.
Da parecchio tempo la vediamo in trasmissioni televisive, per approfondimenti in materia di corretta alimentazione, tracciabilità degli alimenti, prodotti biologici, aziende del settore agro-alimentare. Ci lasci dire che è un orgoglio siracusano, per la competenza, la professionalità e la crescente popolarità. Come e quando ha iniziato a lavorare per la televisione?
La RAI è piombata nella mia vita professionale in maniera assolutamente casuale. Mi trovavo a Siracusa nel 2009 quando sono stato invitato a partecipare, nella splendida cornice barocca di Noto, ad un convegno sui prodotti tipici della nostra provincia. La mia relazione ha impressionato favorevolmente uno stimato giornalista enogastronomico che collaborava già con Uno Mattina. Pochi mesi dopo gli autori della trasmissione mi convocarono a Roma per un colloquio e la settimana dopo mi ritrovai in diretta accanto al famoso Michele Cocuzza. Argomento della mia prima diretta: le arance. Decisamente un segno del destino. Nella mia esperienza universitaria mi ero occupato proprio delle molecole con effetto anti-tumorale delle nostre arance rosse siciliane. A quella prima diretta ne sono seguite almeno altre 150 per diverse trasmissioni della RAI.
Mi pare che la fretta unita ad una non corretta educazione alimentare finiscano con l’appesantire in modo significativo la dieta di grandi e bambini, spesso con eccesso di grassi e zuccheri. Quali sono i pericoli legati, ad esempio, ad un alto tasso di colesterolo nel sangue?
I principali pericoli derivanti dall’ipercolesterolemia sono rappresentati dall’aterosclerosi, una pericolosa condizione patologica caratterizzata dalla formazione di vere e proprie placche di grasso a livello arterioso che, se non individuate e rimosse in tempo, possono essere causa di ictus o altrettanto pericolosi danni coronarici. È importante sottolineare come l’ipercolesterolemia sia decisamente figlia dei nostri tempi e che regna grande confusione in merito. Mi imbatto ancora con grande frequenza in quanti credono, ad esempio, che basti eliminare le uova per risolvere il problema. Purtroppo questa ricetta è non solo inefficace ma anche sbagliata. Già tre anni fa è stato dimostrato, in seguito ad un lungo ed elaborato studio condotto negli Stati Uniti, che il nostro corpo riesce ad assorbire solo una bassa percentuale del colesterolo contenuto nel tuorlo delle uova. L’attenzione va posta nel nostro stile di vita nel suo complesso. Una limitazione complessiva tanto degli alimenti di origine animale, soprattutto di quelli grassi, quanto, in special modo, di alimenti di origine industriale ad alta densità calorica, è il punto di partenza dal quale non si può prescindere. Una corretta anamnesi medica, inoltre, è imprescindibile per capire quanto una eventuale familiarità concorra all’insorgenza dell’ipercolesterolemia.
Sappiamo che è papà di due bambini. Quali alimenti consiglia per una corretta alimentazione in età pediatrica? E per adulti che fanno una vita piuttosto sedentaria, con un lavoro che li costringa, ad esempio, a restare seduti davanti al pc per parecchie ore al giorno, magari con scarsissimo tempo a disposizione per fare sport?
In età pediatrica l’accrescimento dei tessuti corporei avviene con grande velocità e, di conseguenza, gli apporti nutritivi ed energetici devono essere adeguati a sostenere tale ritmo di crescita. Partendo da un approfondito colloquio con il proprio Pediatra, che deve essere messo in grado di individuare eventuali necessità specifiche del bambino in termini di eventuali stati carenziali o di allergie/intolleranze alimentari, le regole alimentari da applicare a questa delicatissima fase di vita prevedono di assicurare tutti i nutrienti dei quali il bambino necessita e per far ciò una efficace base di partenza è rappresentata dalla presenza nella dieta di alimenti meno elaborati possibile dal punto di vista industriale in termini di additivi aggiunti. I nostri bimbi, ad esempio, non hanno alcun bisogno di coloranti, edulcoranti ed esaltatori di sapidità. Il primo vero “ingrediente”, pertanto, è il tempo che i genitori devono imparare a dedicare alla lettura delle etichette degli alimenti che somministrano ai loro figli. Un corpo in fase di crescita ha bisogno di amminoacidi essenziali per produrre ossa e muscoli: le uova ne rappresentano la migliore fonte. Latte e yogurt in questa fascia d’età rappresentano una fonte veloce ed efficace di assorbimento di calcio e vitamina D. Non si deve sottovalutare, inoltre, il ruolo centrale della buona salute del colon per cui non stupisce come mai, sempre più frequentemente, già a partire dall’età pediatrica venga consigliata l’assunzione di fermenti lattici specifici. L’età pediatrica rappresenta uno snodo centrale per una buona educazione alimentare e un genitore che voglia cimentarsi in questa sfida con buone probabilità di successo è un genitore che dà il buon esempio per primo e quindi, ad esempio, mangia frutta, legumi e cereali integrali piuttosto che limitarsi a suggerirli o, peggio, ad imporli ai figli. È importante ricordare, infine, che i bambini vanno incoraggiati verso uno stile di vita attivo, perché un eventuale sovrappeso in questa fascia di età si ripropone con molta frequenza anche in età adulta. Per un adulto che conduce una vita sedentaria non ci sono alternative ad una radicale, bilanciata e seria revisione del proprio stile alimentare. Purtroppo la trasformazione dell’energia introdotta in adipe segue le leggi della chimica. Aspettare, rimandare, cercare scuse serve a poco. Lo dico sempre ai mie pazienti: “all’inizio non sarà facilissimo seguire la dieta, ma tra poche settimane diventeremo amici”. E questo quasi sempre accade!
Le manca Siracusa? Qual è il luogo che le è rimasto nel cuore?
Come potrebbe non mancarmi? Credo che la lontananza dalla nostra città rappresenti una ferita aperta per tutte le migliaia di emigranti che, seppur felici e realizzati, vivono altrove. A Siracusa sono nato e cresciuto ed ogni occasione è buona per tornarci con la mia famiglia. Gli scogli dell’Asparano sono il posto che, assieme a pochi altri, ho eletto come “casa”. L’infanzia felice che i miei genitori, mia sorella e i nostri amici mi hanno garantito è per mille motivi fissata nella mia memoria tra quelle acque cristalline. Ci torno ogni estate. Passo ore con mio figlio che, come me qualche tempo fa, ha eletto quella postazione come il paradiso dei cercatori di conchiglie.
Come ha visto cambiare Siracusa in questi anni? Cosa funziona e cosa, a suo avviso, andrebbe invece migliorato?
Per rispondere a questa domanda dovrei impiegare talmente tanto tempo da annoiare sicuramente i miei concittadini per cui scelgo un’altra strada. Invito tutti ad ascoltare con grande attenzione “Turi nun parrò”. E’ una vecchia canzone di un gruppo folk siracusano, “I Cilliri”. Come mille altre cose per le quali vorrei ancora potergli dire grazie me la fece conoscere ed amare mio padre. Ecco dove trovarla: https://www.youtube.com/watch?v=hR143g4CVL0
Ai miei concittadini la sfida a renderla non più attuale. Perché a mio avviso è ancora attualissima. Ritengo, infatti, che sia in corso l’ennesimo processo di espropriazione a danno dei siracusani di questa città da parte di interessi che siracusani non sono. Un’altra generazione di giovani promesse Siracusa se la è lasciata scappare. Spero che chi è rimasto possa accettare e vincere questa sfida.
Carmen Perricone