SALVO SALERNO: DICIAMO LA VERITA’, GAROZZO HA DEVASTATO IL PD E TUTTA LA SINISTRA
Salvo Salerno, siamo già in piena bagarre elettorale. Qual è il tuo panorama?
L’esperienza della sindacatura Garozzo e del consiglio comunale, essenzialmente a lui legato, per varie ragioni, non esattamente tutte di alta politica, ci consegna un panorama piuttosto screditato e devastato, nel campo del centrosinistra e del PD in particolare. I conflitti tra la dirigenza del partito e il sindaco, oltre che la cifra politico-amministrativa palesata dal sindaco stesso, di certo non gioveranno alla credibilità elettorale del centrosinistra e del PD in particolare, se solo si pensa che, di questo partito, una porzione, cioè l’AreaDem (con le parlamentari Amoddio e Cirone) ha sostenuto incondizionatamente questa amministrazione comunale, nonostante le gravi pecche manifestate sul profilo politico, nonchè in importanti settori amministrativi, e lo ha fatto in contrasto con i deliberati del partito. A ciò si aggiunga che la scissione della sinistra del partito, a Siracusa si è colorata dell’elemento di esplicita opposizione alle politiche di Garozzo. Tutto questo avrà un peso sulla fiducia dell’elettorato di centrosinistra e se il PD intende giocarsi ancora qualche carta, dovrà necessariamente individuare una candidatura di netta, drastica e inequivocabile discontinuità culturale col sindaco uscente. Certo, il fatto che Garozzo abbia dichiarato di volersi ricandidare, secondo me, nonostante le apparenze, non potrà che facilitare un ripensamento e un colpo di reni nel PD, perchè a questo punto il PD dovrà dire che Garozzo corre per sè, mentre il partito vuol progettare altro da lui.
Per quanto riguarda le altre aree politiche, a parte Vinciullo, che non ha mai accantonato la sua intenzione di fare il sindaco di Siracusa e in tal caso bisognerà vedere in quali pascoli elettorali centristi e centrodestrorsi andrà a mettere i piedi, disturbando eventuali ambizioni, sento parlare della candidatura di Milazzo, che trovo dignitosa, ma non la considero una candidatura effettivamente di calibro “civico”, in quanto, per il mio sistema di valori ed esperienze, sono ben altre le candidature civiche. Sembrerebbe quindi che noi si vada verso un piano inclinato di una partita ristretta tra Movimento 5 Stelle e Centrodestra e in particolare Forza Italia. Sul M5S osservo però che, per quanto siano molto forti sul terreno del voto politico “arrabbiato” di opinione, invece sul terreno delle amministrative non danno l’impressione di saper costruire una candidatura forte e autorevole, che convinca elettori delusi del CSX, ma certamente sono in grado di spedire al Vermexio una nutrita pattuglia di consiglieri comunali. Il resto in più dipende da loro soltanto e dalla loro maturità. Per quanto riguarda il Centrodestra, certamente Forza Italia imporrà il suo candidato, ma resta da vedere cosa intende fare tutto quell’arcipelago politico di Destra che si riconosce in Musumeci. Nella Destra non forzista non posso non ricordare in ultimo, ma non per importanza, Fabio Granata, che ha dichiarato la sua volontà di esporsi per lo scranno più importante. Fabio Granata ha una storia tutta particolare e raccoglie consensi e dissensi nel suo stesso campo, ma anche estimazioni in territori che nominalmente gli sarebbero lontani, come per esempio nell’area ambientalista e attiva nella difesa del Beni Culturali, aree tradizionalmente più affini al Centrosinistra. Questa è una delle incognite politicamente più complesse e da seguire, certamente.
Ma hai una qualche notizia di questa Erga che gestisce quasi tutto (Latomie, Reimann, Artemision, teatro comunale) quello che propone il vicesindaco Italia?
Di questa società mi risulta soltanto che siano di matrice ciellina. Per il resto non so molto, non so neppure con quali procedure di evidenza pubblica si siano assicurati la gestione del Patrimonio Culturale del Comune. Ma questa circostanza vale per tanti altri casi, nei quali abbiamo stigmatizzato la disinvoltura dell’amministrazione comunale negli affidamenti.
Candidato sindaco: Se c’è Garozzo non c’è Italia, s’intravede Marziano, poi una valanga di centrodestra..
Ho già risposto nel punto 1
Garozzo ha la concessione per Cala Rossa. Ma il concessionario vero chi sarà/è?
Lo dice la stessa Amministrazione comunale chi è il vero concessionario, lo tengono in caldo dal 2014 epoca nella quale l’Assessorato a Ortigia indisse un cosiddetto “avviso pubblico” a fare proposte progettuali per la realizzazione di servizi ai bagnanti. Parteciparono solo in due, uno dei quali si fece escludere subito per aver dimenticato di produrre il certificato camerale, credo. Fu davvero una strana evenienza.. insomma restò solo un concorrente, la ditta Kalliope, la pizzeria ristorante di via del consiglio reginale e l’amministrazione le aggiudicò il servizio, chiamandolo “subingresso nella concessione” e perdipiù lo conferì al privato senza un canone corrispettivo. Da quel momento e particolarmente dal 2015, si è levata una larga protesta di cittadini e associazioni, sono state raccolte migliaia di firme, sono stati compulsati tutti gli enti competenti, tra cui Soprintendenza, Capitaneria di Porto e Ufficio del demanio Marittimo (che poi è quello che dà la concessione). I Comitati di tutela, prima il Coordinamento Cala Rossa e successivamente tutte le altre associazioni e infine il Comitato Ortigia Sostenibile hanno ottenuto in questi anni lo stop dell’operazione, costringendo più volte gli organi competenti a far modificare il progetto. Infine il Comune e cioè l’Ufficio Ortigia si è visto costretto a procedere esso stesso, in house, alla redazione del nuovo progetto, che non coincide più col vecchio, in base al quale era stata celebrata quella “specie” di gara nel 2014 e fatta quella “specie” di aggiudicazione. E tuttavia, nonostante che il progetto sia cambiato, l’amministrazione comunale, anzichè procedere a nuova procedura di evidenza pubblica, come imporrebbero i canoni elementari del diritto amministrativo, che fa? Attribuisce l’appalto al vecchio aggiudicatario e questa volta stabilisce un canone … basso, peraltro, perchè non è altro che il rimborso dello stesso canone “ricognitorio”, cioè simbolico, che l’Autorità regionale riscuote dal Comune in cambio di una concessione rilasciata in proiezione di una fruizione pubblica e gratuita da parte della cittadinanza! Troppe cose non quadrano in questa vicenda già sul profilo amministrativo e intendiamo sottoporle al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Per quanto riguarda il profilo del merito sostanziale, la vicenda è ancor più inaccettabile e chiama in causa l’operato della Soprintendenza, della quale ci sfugge il criterio adottato nello svolgimento delle sue precipue funzioni istituzionali, cioè in primo luogo la tutela delle valenze paesaggistiche del sito “Cala Muraglia Rossa”, un sito nel quale è previsto l’addossamento alle Mura spagnole (addirittura “federiciane” le definisce lo stesso progetto comunale) di una pedana di 95 metri quadrati per servizi, oltre a una passerella e infine una mega pedana a mare a chiudere il seno acqueo, a chiudere la vista del paesaggio e oltretutto costruirvi sopra il solito gazebo per organizzare, più che la minerale ai bagnanti, gli aperitivi e le musiche alla movida notturna. Tutte le associazioni e migliaia di cittadini avversano questa concezione incolta e consumistica di uno dei siti costieri più suggestivi di Ortigia, magnificato persino dalla prestigiosa Rivista National Geografic e stupisce, non tanto il greve profilo cultuale dell’amministrazione comunale, ma l’atteggiamento incomprensibile della Soprintendenza. Inutile parlare dell’Ufficio del Demanio Marittimo.
La verità, ma ti aspettavi una gestione così del teatro comunale? Senza bando, senza direzione artistica..
Ho già risposto. Aggiungo solo che l’apertura del Teatro Comunale era un obiettivo politico di questo assessore. Lo avrebbe fatto anche coi lavori in corso. Era l’unica cosa di cui fregiarsi, visto lo sfacelo che sta lasciando in Ortigia.
Ci sono famiglie che fanno fatica per un pasto decente e il sindaco spende il fondo di riserva (che sono sempre soldi nostri) per fare aree per cani (che poi vengono abbandonate)
No comment, tutta fuffa.
Roberto Fai è disponibile a scendere in campo alle Amministrative. E tu?
Roberto Fai è una figura politica e culturale della nostra Città, di assoluto prestigio. Viaggiamo su livelli non comparabili con l’attuale organigramma al Vermexio. Proprio per questo servirebbe uscire dal piano delle parole e mettersi in concreto a costruire. In tal senso, dopo aver assistito alla mortificazione di Siracusa, in questi anni, ho persino riconsiderato l’idea che Visentin fosse un cattivo sindaco, pensa un pò.. Per questi motivi io sono disponibile a fare la mia parte, a tutti i livelli.
Arrivano bacchettate da più parti, ma è davvero così scarsa la Soprintendenza?
Il Comune fa finta di bacchettare la Soprintendenza, ma non è vero, la Soprintendenza gli ha lasciato fare tutto, in Ortigia. Entrambi gli Enti sono in grave difetto, non avendo normato l’Intesa che l’art. 52 del Codice dei Bei Culturali impone loro, nella gestione delle concessioni di suolo pubblico in Ortigia. E così chiunque ha fatto i suoi comodi in Ortigia, appropriandosi di spazi pubblici, mettendo tavolini sui sagrati delle Chiese, occupando abusivamente stradine e piazzette. E Garozzo voleva proprio questo, perchè il messaggio è chiaro: sfruttiamo la gallina dalle uova d’oro, birrai e friggitori arricchitevi e poi ricambiatemi sotto forma di voti. Grave e incomprensibile la sottovalutazione del fenomeno da parte della Soprintendenza. Non voglio esprimere altre impressioni, perchè sarebbero dure.
Per campare solo di turismo chi dobbiamo cacciare da Siracusa?
Dobbiamo cacciare quelli che scambiano la speculazione e lo sfruttamento per Turismo. E che non capiscono che il Patrimonio Culturale viene prima del Turismo, questo è solo un indotto di quello, se saputo tutelare. Invece questa amministrazione comunale ed i suoi amici capovolgono i valori e agiscono di conseguenza. E i risultati li abbiamo visti in queste ultime estati non decorose per una Città di primaria valenza storico-culturale come la nostra.