MASSIMO CARRUBBA CHIEDE PROVOCATORIAMENTE UN’ALTRA COMMISSIONE PER LO SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI AUGUSTA PER MAFIA
Siccome il sindaco pro tempore Massimo Carrubba era indagato e accusato di essere collegato con la mafia, il consiglio comunale è stato sciolto per mafia. Per un disegno che quindi voleva eliminare dalla politica Carrubba avrebbe pagato anche un’intera città che, come ha detto lo stesso Carrubba, è fatta di persone perbene. Questo l’assunto finale dell’ex sindaco nel suo incontro pubblico di ieri ad Augusta. Carrubba ha dimostrato questo assunto in maniera documentale. Ha infatti dimostrato che tutti i punti con cui la commissione Scaduto aveva promosso lo scioglimento e tutte le scelte amministrative che aveva contestato come collegate a famiglie opache e quindi opache loro stesse, ebbene tutti queste scelte in odor di mafia sono state invece “conservate” tanto dalla commissione straordinaria che ha gestito per tre anni Augusta dopo lo scioglimento che dall’amministrazione grillina negli ultimi due anni e mezzo. Può darsi, ha detto ancora Carrubba, che dopo queste mie denunce venga nominato un’altra commissione per lo scioglimento di un comune con parametri mafiosi e allora vorrà dire che si tratta di criteri che non valgono solo per Massimo Carrubba, ma sono criteri generali. In caso contrario, cioè se non succederà niente e non ci sarà nessuno scioglimento, sarà evidente che Augusta ha subito questa sanguinosa ferita sol perchè Carrubba era indagato e imputato per mafia. Carrubba ha anche fatto un quadro generale e toccati diversi altri argomenti specifici denunciando una marea di opacità, ma il cuore della discussione era ed è quello dello scioglimento mafioso di Augusta e cioè perchè con Carrubba sì e oggi, con gli stessi “reati”, no.