Politica

FABIO RODANTE: VOTO INSUFFICIENTE AI CONSIGLIERI ASSENTEISTI. ZERO A TOTA: LA NATURA E’ NATURA

Fabio Rodante, innanzitutto una domanda sulla sua scelta di rassegnare le dimissioni da questo Consiglio comunale: a distanza di parecchi mesi, si è pentito della sua scelta?

L’impegno politico al servizio della collettività non può essere deriso, svilito e imbrigliato dalle continue risse verbali, dalle denunce quotidiane, e soprattutto dall’incapacità del Consiglio di amministrare la città, assumere decisioni e veicolare l’azione di governo. Tutti avrebbero dovuto seguire il nostro esempio. Io e Massimo Milazzo abbiamo avuto il coraggio di fare un passo indietro. Agli altri è rimasta la farsa delle firme dal notaio e dei proclami sui social in salsa tragi-comica.

Qualcuno ha pure pubblicato un video su tale impresa!

Come vede la situazione politica del Vermexio a fine mandato? Può stilare una personale pagella per assessori e consiglieri? Chi promuove e chi andrebbe bannato?

Il Vermexio è ormai additato come luogo di assenteisti e nullafacenti. Di certo non si può generalizzare, ma è anche vero che in pochissimi hanno saputo dare il loro contributo in termini di attività amministrativa e proposta politica.

La sufficienza quindi andrebbe solo ai pochi che hanno lavorato davvero, continuando ad esporsi personalmente, ad intervenire pubblicamente sui problemi, che dibattono in aula, si schierano e sostengono le loro idee (quasi tutti dell’ormai esigua opposizione).

Per gli altri che non intervengono mai, non votano,  fanno cadere il numero legale e si nascondono dietro le reiterate assenze non ci può essere che una sonora insufficienza.

Uno zero in condotta, infine, a chi, dopo aver promesso urbi et orbi che non sarebbe mai subentrato ai dimissionari in Consiglio, alla fine, come nei peggiori copioni da commedia all’italiana non solo è entrato ma è anche passato in maggioranza, rivelandosi.  “La natura è natura”.

Musumeci è la persona che può, a suo avviso, rilanciare la Sicilia?

Musumeci deve far ripartire la Sicilia. La nostra terra non può attendere altri cinque anni di immobilismi e tatticismi masochistici. Al nuovo Governatore toccherà isolare le mele marce e lavorare sodo per cancellare disparità sociali, privilegi e prebende, per migliorare i servizi essenziali e creare nuova occupazione. Servirà l’impegno costante di tutti contro i faziosi campanilismi per una equa ripartizione delle risorse. Vedremo piuttosto quanto peserà la nuova deputazione siracusana e quanti risultati concreti conseguirà. Le aspettative sono alte. Speriamo di non restare ancora una volta delusi.

Prossime elezioni ed futuro prossimo di Sistema Politico. Qualche anticipazione?

Alle prossime elezioni sarò impegnato con i tanti amici che sostengono il gruppo fondato insieme a Massimo Milazzo. Siamo una squadra ben assortita. Amministratori e cittadini consapevoli, con ottime ed eterogenee capacità e competenze specifiche. Il nostro movimento civico vanta anche una agguerrita e affermata componente femminile così come una attiva e impegnata componente giovanile. Giocheremo la partita proponendo un nostro programma per la città, consapevoli di aver capacità, esperienza e strumenti necessari per governare.

La famiglia e gli affetti. Quanto conta per chi fa politica avere una base sicura di affetti?

Ho una famiglia che mi sostiene da sempre. Anche nei momenti difficili, ho sempre avuto la certezza di poter superare ogni ostacolo grazie alla rete di protezione dei miei familiari. Ho una ragione in più per impegnarmi a migliorare la città. Sono diventato padre per la seconda volta e non posso cedere alla tentazione di sottrarmi. L’impegno civico è un insegnamento che mi è stato tramandato da mio padre e che io devo trasferire ai miei figli con l’esempio. Non si deve per forza partecipare attivamente alle elezioni, ma si deve consapevolmente partecipare al dibattito pubblico e avere opinioni personali non condizionate dalla disinformazione e dalle tv. Un ambiente familiare attento e interessato stimola l’autonomia decisionale e l’acume critico. Spero di essere all’altezza dei miei propositi.

Ha degli hobbies? Cosa le piace fare nel tempo libero?

Sono curioso, mi piace vivere la città, le sue botteghe artigiane e i suoi poli culturali, viaggiare, leggere e dedicare un po’ di tempo all’attività fisica. Curo piccoli ma ambiziosi progetti culturali e sostengo giovani talenti. Vorrei che questa città avesse maggiore consapevolezza delle sue grandi potenzialità anche artistiche, musicali, teatrali e letterarie. Il Festival del talento fu da me proposto nel 2009. Chissà, forse in futuro si potrà riproporre qualcosa di simile.

Un suo commento sulla storica frase di Cartia: Siracusa pessa è… potremmo mai riscattare quell’immagine?

Dino Cartia amava provocare e stimolare reazioni. Io sono un ottimista per natura. Siracusa sarà salvata dai siracusani. Siamo noi l’unica forza che ci rimane. È chiaro a tutti ormai che i vecchi modelli assistenziali non esistono più e che nessun “salvatore della patria” busserà alla nostra porta per pagare le bollette. Con la cultura del lavoro e con senso di responsabilità potremo guardare al futuro con fiducia e speranza.  Ci vogliono sforzi collettivi. Bisogna che tutti si sentano l’equipaggio di una sola imbarcazione. Che ognuno abbia un ruolo e che nessuno si senta escluso. È questa la vera sfida: non lasciare nessuno indietro e avanzare sempre tutti uniti e compatti.

Carmen Perricone