Politica

I COMMISSARI BRUGALETTA&ARNONE: COMUNQUE VADA IL LORO TEMPO E’ FINITO

Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, in proroga dopo la naturale scadenza il 30 giugno 2017 dell’incarico triennale, è stato confermato alla guida dell’Asp di Siracusa quale Commissario, ai sensi dell’art 3 della legge regionale 1 marzo 2017 n. 4 con Decreto del presidente della Regione siciliana n. 397 dell’1 agosto 2017. La nomina di Salvatore Brugaletta a Commissario dell’Asp di Siracusa, in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 312 del 26 luglio 2017, sarà in vigore sino alla nomina del nuovo dirigente generale della stessa Azienda e, comunque, per non più di tre anni. “Ringrazio il presidente della Regione Rosario Crocetta, l’assessore regionale della Salute Baldassarre Gucciardi, le Commissioni Affari istituzionali e Servizi sanitari all’Ars – dichiarò Brugaletta – per la fiducia manifestata nei miei confronti”.

Oggi la fiducia è finita. Comunque vada, l’attuale commissario dell’Asp, Salvatore Brugaletta, sarà defenestrato dal nuovo governo della Regione. Il fatto di essere un fedelissimo di Rosario Crocetta lo ha portato ad essere prima il direttore generale e poi il commissario dell’Asp di Siracusa. Oggi è una discriminante. Pensate che Crocetta lo ha nominato commissario il primo di agosto, in piena canicola e gli ha anche dato un bonus commissariale “fino a tre anni”. Bonus che tuttavia funzionerà poco chiunque sia il nuovo governatore. Uno dei primi atti infatti sarà quello di eliminare tutti gli uomini di Crocetta e Saro di amici suoi ne ha piazzati a bizzeffe, dovunque. Restando a Siracusa, lo stesso discorso si può fare per l’attuale commissario del Libero Consorzio, più crocettiano di Crocetta stesso, capace di non dire mai una parola a tutela del suo compito istituzionale pur di non dispiacere al suo mentore. Come dire che questi due commissari non hanno fatto il loro lavoro in maniera super partes, ma al contrario qualsiasi mossa, qualsiasi iniziativa, qualsiasi scelta, ha avuto sempre il bollo del crocettismo. Come anche il predecessore di Arnone che andò via dall’ex Provincia di Siracusa subito dopo aver nominato l’uomo di Crocetta all’aeroporto di Catania. Il 6 novembre c’è il tagliando, vae victis.