MUSUMECI DIFENDE LA FAMIGLIA TRADIZIONALE, SCATTA L’AGGRESSIONE DELLE ASSOCIAZIONI GAY SICILIANE NEI SUOI CONFRONTI
Attentato di lesa maestà. Questo in sintesi, avrebbe fatto il candidato presidente del centro destra Nello Musumeci, con la decisione di incontrare Massimo Gandolfini ed il senatore Gaetano Quagliarello. Per i non addetti ai lavori: non si tratta di mafiosi o persone di dubbia moralità. L’indice puntato contro Gandolfini e Quagliariello, nonché contro Musumeci che li ha voluti incontrare, ha ben altra motivazione. Si tratta di persone con idee cattoliche, in difesa dei diritti dei bambini e della famiglia tradizionale. Perché già parlare di famiglia al singolare è, secondo alcuni, non solo retro’ ma anche offensivo ed escludente. Non parliamo poi dell’affermare che il matrimonio sia sacro solo se celebrato tra un uomo ed una donna! Ed è proprio ciò che infatti ha dichiarato Nello Musumeci, prendendo apertamente posizione contro le unioni civili e perciò subendo accuse di omofobia, cosa che accade puntualmente a chi difenda valori cristiani, dichiarandosi contro l’aborto, l’eutanasia, la pedofilia, il gender, l’utero in affitto. Per questa sua coerenza Musumeci, l’uomo che osa prendere posizioni forti e finanche non mettere al centro della vita e delle priorità della Sicilia la comunità Lgbtqi, ci fa ancora più simpatia ed accresce la nostra stima. Non quella delle associazioni gay siciliane, però, che sono insorte “come un sol uomo”, con proteste scomposte ad effetto domino, sempre e costantemente contro i fondamentalisti cattolici. Intanto sfaldiamo quest’inutile etichetta: non esistono gli ultracattolici. O si è cattolico o non lo si è. É come dire che una donna è leggermente incinta. O sei incinta o non lo sei. O sei contro l’aborto o non lo sei. O segui i 10 comandamenti oppure non li segui. Tertium non datur. Musumeci è uno vero, che ci mette la faccia, che non ha paura di ricevere offese o intimidazioni di sorta. Arcigay di Siracusa, con grande apertura al confronto e sprezzante di ogni senso civico e tolleranza, ha immediatamente annullato ogni incontro con esponenti, candidati o persone della destra. Stonewall di Siracusa ha rincarato la dose prendendosela pure, tanto non guasta, con quanti ostacolano i corsi gender a scuola, con il ritornello ormai stantio che “il gender non esiste”. Il massimo, poi, l’Arcigay di Palermo con le ardite dichiarazioni della past president Tomasino, per la quale Musumeci non sarebbe una brava persona poiché, addirittura, difende la famiglia tradizionale. Purtroppo, da tempo, le associazioni arcobaleno puntano all’offesa e mortificazione quotidiana del cattolicesimo, dei valori cristiani, della FAMIGLIA IN SENSO CRISTIANO E TRADIZIONALE, definita non come realtà naturale ma “retriva”. Stupisce e lascia piu’ che perplessi come queste siano le stesse associazioni autocandidatesi a volere organizzare corsi nelle scuole, PER EDUCARE I NOSTRI FIGLI AL RISPETTO ED ALLA DIVERSITÀ. Con quale ampiezza di vedute e tolleranza è facile dedurlo.
Carmen Perricone