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VOCI ALLARMANTI, A SIRACUSA CI SAREBBE COMMISTIONE FRA ACQUE NERE E ACQUE BIANCHE. NON SAREBBE MALE UNA SMENTITA UFFICIALE

È che mio zio ha pure telefonato da Bologna. Era molto allarmato dalle immagini, viste in tv, di una Siracusa in ginocchio, sommersa in parte dalle acque. Macchine sprofondate nel fango, tombini saltati, parecchie strade trasformate in canali, cosa che manco a Venezia. “Ma non avevano pulito le caditoie?”, è stato il primo commento a caldo, con la variante di: “E meno male che avevano pulito le caditoie”, stesso concetto ma più pungente. E poi, parlando della “bomba d’acqua” che ha colpito la città lo scorso giovedì, spuntano fuori retroscena ancora più scioccanti. Che quello della pulizia delle caditoie sarebbe solo la punta dell’iceberg, lo stesso contro cui andremo a scontrarci se non si prenderanno opportuni provvedimenti. Il danno sarebbe, l’uso del condizionale è d’obbligo, proprio lo stesso sistema fognario, considerato nel suo complesso, ormai vetusto e non adeguato alle esigenze di una popolazione accresciuta rispetto al passato e che, per parecchi mesi l’anno, vanta numerosissime presenze turistiche, le quali apportano certamente colore e liquidità, ma chiaramente non solo quello. Ed ancora, continuano a circolare in città delle tesi suggestive sull’esistenza, data per certa, di tombini “ciechi”, che non porterebbero a nulla e di altri tombini stavolta reali, ma perennemente intasati dai rifiuti delle strade, spesso sporche e non curate. Come se cio’ non fosse abbastanza, mi e’ stata ventilata finanche l’ipotesi di una probabile commistione tra acque nere ed acque bianche. A quel punto io, che teoricamente avrei dovuto rassicurare mio zio, a quel punto ero più allarmata e preoccupata di lui. Alla fine ho scelto però di non dare peso e credito alle voci che da giorni girano a Siracusa. Vorrei invece essere rassicurata dalle autorità o dai tecnici. Che quello che ho sentito siano solo racconti senza fondamento e niente di più.

  • Carmen Perricone