SIRACUSA HA BISOGNO DI UN TRENO CHE LA COLLEGHI CON CATANIA E COMISO, IL SR-ROMA NON SERVE A NIENTE
Le notizie possono essere buone o cattive e tra le prime può essere considerata la nuova caserma dei vigili del fuoco che con il finanziamento di 5 milioni annunciato dall’onorevole Enzo Vinciullo potrebbe finalmente vedere la sua realizzazione. Tra le seconde cioè quelle cattive, si può inserire quella del ripristino dei treni a lunga percorrenza dalla Stazione FS di Siracusa. Il perché la considero una cattiva notizia, è presto detto: si era saputo che Trenitalia intendeva rimodulare il nuovo orario treni cancellando il treno Siracusa -Roma e grazie alla mobilitazione sindacale questa cancellazione è stata scongiurata. Il Treno Siracusa – Roma ci sarà ancora almeno fino all’ottobre 2018, mese nel quale Trenitalia pubblica l’orario servizi per il nuovo anno. Dov’è la buona notizia?
Per un altro anno siamo tranquilli ma, non è cambiato niente. Probabilmente, senza fatti nuovi, il prossimo anno saremo punto e a capo: Trenitalia potrebbe riproporci un’altra volta la cancellazione di qualche treno se il traffico passeggeri continuerà a diminuire.
Nella notizia di ripristino treno, mancano gli elementi per dire che sulla Stazione di Siracusa va tutto bene e il Sindacato in conferenza stampa, ha spiegato ampiamente perché. Se non ci saranno nuovi investimenti di potenziamento dei servizi ferroviari in arrivo e partenza per Siracusa, la nostra Città rischia di essere tagliata fuori dal trasporto ferroviario siciliano e non avendo altri grandi vettori per la mobilità passeggeri, lo sviluppo turistico, sul quale puntiamo ormai da circa venti anni, potrebbe essere ridimensionato. Per altro, è noto da qualche tempo su che cosa bisognerebbe investire per avere un trasporto ferroviario funzionale, efficiente e interessante: bisogna fare i collegamenti ferroviari con l’Aeroporto di Catania e oggi anche con quello di Comiso. Fatti questi collegamenti, Trenitalia può anche tenersi il trasporto nazionale perché la mobilità de passeggeri con il resto d’Italia ed Europa, sarebbe comunque garantita dall’intermodalità del trasporto Treno- Aereo.
Per i siracusani il vantaggio sarebbe doppio perché, oltre a usufruire di servizi moderni e veloci per recarsi in aeroporto, risparmierebbe non poco per la sosta che potrebbe essere organizzata anche nei pressi della siracusana Stazione FS. La storia del progetto del collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Catania è vecchia di almeno trent’anni e mai nessuno dei nostri politici, del passato e del presente, ha fatto qualcosa di concreto per realizzare quest’obiettivo di civiltà e sviluppo per Siracusa.
Ci sono e c’erano due ostacoli che nessuno ha avuto la capacità e la voglia di superare.
Uno è l’attraversamento verso Catania, della zona industriale che, stranamente, consente il passaggio del binario unico tra gli impianti, ma non consente il raddoppio dei binari per millantati motivi di scurezza (perché, con un solo binario la sicurezza c’è?). Il secondo ostacolo è la Stazione di Augusta che obbliga a un percorso che costa almeno venti minuti in più per raggiungere Catania e andrebbe riorganizzato. Il terzo ostacolo è come sempre Catania che, oltre a prendersi i Treni Notte e quasi tutti quelli a lunga percorrenza della Sicilia Orientale che un tempo aveva origine a Siracusa Stazione di Testa, non ha nessun interesse a potenziare il turismo siracusano.
Chi dovrebbe difendere gli interessi di Siracusa?
I sindacati fanno quello che possono e sono sempre presenti e all’erta per non farsi fregare.
I ferroviari siciliani hanno tutto l’interesse a difendersi il posto di lavoro perché l’alternativa a un depotenziamento delle ferrovie siracusane significherebbe per molti di loro, il trasloco in altre regioni d’Italia. Rimane la Politica, con la P maiuscola, unica e sola risorsa alla quale appoggiarci per sostenere un vero cambiamento nel trasporto siracusano e per lo sviluppo del territorio.
Proprio per questo, non è sufficiente che il treno Siracusa – Roma sia stato garantito per quest’anno, guarda caso dal Ministro Del Rio, quindi dalla politica e non dal vettore FS. La Sicilia ha già un contratto di servizio con FS che vale 111milioni di euro fino al 2020 e ha già impegnato 83 milioni di euro per gli investimenti 2020 – 2026 e il mese scorso, il CIPE ha approvato il contratto di programma tra Stato e FS che rende disponibili dal 2019, 13,2 miliardi di euro per investimenti FS compresa l’alta velocità in Sicilia. Siracusa dov’è? Secondo me un colpevole per il disastro trasporti a Siracusa c’è. E’ necessario scrivere nome e cognome?
Enrico Caruso