Politica

CINQUANTA CANDIDATI PER CINQUE SEGGI, LE REGIONALI SGUAZZANO NEL CAOS

Candidature alle Regionali in alto mare, almeno a Siracusa. Ma non andrebbe meglio nelle altre province dove non si conoscono nè partiti, nè simboli che prenderanno parte alla competizione del prossimo 5 novembre. Sono una cinquantina, fra uomini e donne, che in provincia di Siracusa si contenderanno soltanto cinque seggi, con tutti gli uscenti, esclusa Marika Cirone Di Marco che ha detto stop, pur restando nell’area Dem del Pd. Così gli uscenti, Bruno Marziano, Stefano Zito, Vincenzo Vinciullo, Pippo Gennuso, Pippo Sorbello e Giambattista Coltraro, sono pronti a giocarsi la carta della riconferma all’Ars.

Come già detto non c’è ancora nulla di ufficiale, ma soltanto indiscrezioni che filtrano dalle segreterie dei partiti e del Movimenti. Gli aspiranti deputati, un po’ per scaramanzia, un po’ perché non conoscono il loro destino, hanno le bocche cucite. Qualcuno dice che “se ne parla il 4 ottobre”, termine ultimo per la presentazione delle liste.

Nel Siracusano vengono fuori i primi nomi. E’ certo che Vincenzo Vinciullo resterà nel partito di Alfano e correrà con Ap e centristi per l’Italia, ma non si conosce ancora il simbolo, insieme al collega Pippo Sorbello. Il tentativo dei centristi che sostengono Micari, è quello di portare in lista l’augustano Niki Pace, uomo scelto da Pippo Gianni per la corsa all’Assemblea. Si fa anche il nome di Franco Zappalà che però avrebbe un discorso aperto pure con Forza Italia. Una delle donne degli alfaniani dovrebbe essere la vice sindaca di Buscemi, Maria Antonella Mangion. Un po’ più complicata la situazione in casa del Partito democratico. Secondo quanto si è appreso nelle ultime ore, le liste dei democratici dovrebbero essere due. Quella ufficiale che vedrebbe in campo, Bruno Marziano, assessore della giunta Crocetta, Paolo Amenta, espressione dei Dem e già sindaco di Canicattini Bagni e Gaetano Cutrufo, new entry “renziana”, presidente del Siracusa Calcio e candidato ufficiale del sindaco del capoluogo, Giancarlo Garozzo. E Giovanni Cafeo? Se non trovasse posto nella lista numero 1 del Pd, potrebbe optare per la seconda, lista che in tutta la Sicilia ospita i candidati del Megafono di Rosario Crocetta. Nella seconda lista del Pd, che ancora non ha un nome, nè un simbolo, uno dei candidati dovrebbe essere l’ex consigliere provinciale Carmelo Spataro. A sostenerlo ci sarebbe il sindaco di Carlentini, Pippo Basso, che avrebbe fatto un passo indietro. Nella lista Pd numero 2, probabile la candidatura dell’ex segretaria di Rosario Crocetta ed ex assessora regionale, Michela Stancheris. E’ ancora più complessa la situazione in Forza Italia. Se dipendesse dal commissario Edy Bandiera, la lista potrebbe essere chiusa con la sua presenza,  quella di Franco Zappalà e Giambattista Coltraro. Le due donne che dovrebbero essere della partita sono Rossana Cannata, consigliera comunale ad Avola e sorella del sindaco e Costanza Castello. Ma fra gli azzurri, c’è il sindaco di Priolo, Antonello Rizza pronto a scendere in campo. Lo vorrebbe Stefania Prestigiacomo, ma anche lo stesso Miccichè. Rizza avrebbe confidato al suo entourage  che “non mi vogliono perchè sono vincente, il fatto che io sia indagato è solo una scusa. Ho il certificato penale pulito, non sono mai stato condannato. Il codice etico? Ognuno se lo faccia a casa sua”, avrebbe detto. L’eventuale presenza di Antonello Rizza potrebbe mandare la lista a carte 48, ma i vertici di Forza Italia vogliono che il partito arrivi primo e l’ex ministra non può permettersi il lusso di mettere in campo una formazione debole.  Nei 5 Stelle, il Movimento di Grillo va verso la riconferma di Stefano Zito, ma fra i militanti ci sono i primi maldipancia. Qualcuno parla di decisioni della “Casaleggio associati”. Il marito della sindaca di Augusta, dapprima dato per candidato alle regionali, avrebbe fatto un passo indietro per motivi sconosciuti. Non tradisce il suo elettorato Pippo Gennuso e sceglie una lista autonomista, Movimento voluto da Roberto Lagalla e Gaetano Armao. Non trapelano altri nomi che correranno con il deputato  originario di Rosolini, anche se si parla di un imprenditore di Priolo e di una professionista di Augusta. Ancora nessuna quadra per Diventeràbellissima, il Movimento di Nello Musumeci. I nomi circolati nel pomeriggio di oggi sono quelli di Paolo Cavallaro, dell’ex candidato a sindaco di Noto, Salvo Veneziano, mentre a quanto si dice l’avvocato floridiano Antonello Sala e il siracusano dottor Carlo Gilistro avrebbero dato la loro disponibilità. Nessuna novità ancora sul fronte Lega-Fratelli d’Italia e Udc. Per quanto riguarda Mdp, i nomi che circolano sono quelli del deputato nazionale Pippo Zappulla, che dovrebbe tirare la lista e dell’ex sindaco di Rosolini Giovanni Giuca. Per le donne si fa il nome, tra le altre, di Simona Princiotta.

Ricapitoliamo le ipotesi di candidature regionali per schieramenti e partito:

CENTRODESTRA:

Forza Italia: 1.Bandiera, 2.Cannata, 3.A.Rizza, 4.F.Zappalà 5.Coltraro 6.Costanza Castello

Fratelli d’Italia- Noi con Salvini : ?

Bellissima (Musumeci): 1.Fabio Granata 2.Paolo Cavallaro3.Salvo Veneziano 4.Antonello Sala

La Galla, G.Armao (Cuffaro,Lombardo): 1.Pippo Gennuso

UDC 😕

CENTROSINISTRA

PD: 1.Marziano 2. Amenta 3.Cutrufo 4.Cafeo

ALTERNATIVA POPOLARE(ALFANO): 1.Enzo Vinciullo 2.Pippo Sorbello 3.Antonella Mangion

LISTA LA VIA ?

MEGAFONO DI CROCETTA: 1.Carmelo Spataro 2.Sgarlata

LISTA DEL PRESIDENTE MICARI: ?

SINISTRA

ART.1 MDP : 1 ZAPPULLA 2GIOVANNI GIUCA 3 SIMONA PRINCIOTTA

MOVIMENTO 5 STELLE : 1.ZITO

 

E’ un quadro di candidature ancora molto incerto sia nei partiti che nei singoli candidati. Nelle liste dovranno essere inserite 2 donne nei 5 nomi e questo farà saltare qualche nome. Anche le liste non sono ancora definite. Non bisogna dimenticare che per i partiti esiste a livello regionale il limite del 5% senza il quale la lista non concorre in nessuna provincia. Molti CANDIDATI prima della presentazione delle liste avranno modo di ripensarci e fermarsi o cambiare lista.

Certamente – ad occhio – le liste “ forti “ sono quelle di Forza Italia, del PD e del Movimento 5 Stelle che sembrano abbastanza forti per raggiungere 3 seggi. Ne restano 2 che potrebbero andare ai centristi di Alternativa popolare ed uno ad una lista del Presidente. Ma è uno scenario che poterebbe cambiare nelle ultime settimane prima del voto