DI PIETRO CONTINUA A PESCARE DA GAROZZO, RABBIA AD AUGUSTA. SI PARLA DI UN PATTO SEGRETO FRA I DUE
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La sindaca Cettina Di Pietro chiarisca subito se sta guidando ancora un monocolore del Movimento 5 Stelle o se invece, come ormai sembra evidente, il Partito Democratico è entrato a fare parte integrante dell’amministrazione comunale di Augusta. Con la nomina fiduciaria del commercialista siracusano Giovanni Di mauro a consulente di questo Comune, che ha fatto seguito a quella recentissima del suo collega Giuseppe Canto come assessore al Bilancio, sono adesso due i revisori dei conti dall’amministrazione aretusea, guidata dal renziano Giancarlo Garozzo, che occupano ruoli politicamente significativi nell’amministrazione augustana. Pur prendendo atto che il M5S ha finalmente deciso di abbandonare l’improvvisazione dilettantistica per affidarsi alla competenze del centrosinistra e alla sua cultura di governo, desta tuttavia forte perplessità che per questa apertura politica si sia scelto come interlocutore privilegiato un esponente Pd vicino a Matteo Renzi, come Garozzo, che divide con la grillina romana Virginia Raggi il poco invidiabile primato di sindaco più contestato d’Italia. La sindaca Di Pietro riferisca immediatamente in consiglio comunale di questo nuovo assetto politico che guida la nostra città e chiarisca, inequivocabilmente, se ancora fa politicamente riferimento al Movimento 5 Stelle, col quale si era presentata ed è stata eletta. Il suo nuovo capogruppo consiliare, Roberto Casuccio, spieghi inoltre se il M5S continua a essere l’unico riferimento politico della maggioranza, e comunichi al consiglio e agli elettori quali sono i contenuti del nuovo programma politico dell’amministrazione che sostengono. Invito la sindaca e i consiglieri che la supportano a esprimersi con trasparenza, senza tergiversare ulteriormente nascondendosi dietro il non credibile paravento delle nomine “tecniche”; gli augustani avremo pure origine dai ribelli delle nobili Centuripe e Montalbano Elicona, come Di Pietro ci ha recentemente ricordato in consiglio, ma da quelle montagne siamo scesi da un bel pezzo. Nella loro recente visita ad Augusta sia Luigi Di Maio che Alessandro Di Battista, nonostante fossero in tour elettorale per le regionali con Giancarlo Cancellieri, si sono tenuti alla larga da Di Pietro e dai suoi amministratori eletti nel 2015 nella lista dei grillini, perché evidentemente tali più non li considerano. È arrivato il momento che la sindaca e i suoi consiglieri di maggioranza spieghino quale sia il reale colore politico di questa giunta. Diversamente, dopo questo ennesimo ricorso a forestieri – dopo i catanesi di Giarrusso adesso arrivano pure i siracusani di Garozzo -, diventa lecito sospettare che questa città sia stata messa in liquidazione per le sue ambizioni personali. Oggi il “presunto” tavolo tecnico sulla zona economica speciale ha dimostrato ancora una volta che le reticenze e le ambiguità della sindaca Di Pietro potrebbero nascondere un asservimento a poteri forti, i cui interessi sono sicuramente estranei a quelli dei nostri lavoratori e dei nostri imprenditori. Invito i consiglieri di ogni colore politico ad uno scatto di orgoglio e fare sentire forte la voce del consiglio comunale quale organo che rappresenta questa città.
Giancarlo Triberio
Consigliere comunale Mdp
Vogliamo dire che il sindaco di Augusta è personaggio estroso? Diciamolo pure. Basterebbe leggere l’intervento del consigliere Giancarlo Triberio per sostenerlo in maniera corretta. Ma c’è di più, ci sono vicende ancora da chiarire come l’hotspot per migranti, Cisma e c’è soprattutto da chiarire se Di Pietro-Garozzo hanno un patto elettorale che ormai ai più pare evidente. Non raccontiamo i particolari, lo faremo quando avremo le conferme necessarie.