Politica

ALESSANDRA TURLA’: IL MONDO E’ PIENO DI DONNE CON GRANDE SPESSORE UMANO..

Alessandra Turlà, ma questo teatro aperto a metà, gestito a un quarto, di nuovo chiuso
Qualche anno fa con Roberta Torre, nota regista e drammaturga che stimo molto, ci trovammo a parlare del suo spettacolo “Insanamente Riccardo III” e di come la stessa abbia reinventato la drammaturgia a misura dei protagonisti, attori professionisti e pazienti psichiatrici. Lo spettacolo è stato portato, dopo diverse repliche al Garibaldi di Palermo, anche al Piccolo Teatro di Milano, abbiamo anche pensato di poterlo presentare a Siracusa quando si sarebbe aperto il Teatro Comunale. Lo spettacolo sfiora il grottesco e rimane in bilico su uno spazio che separa il sano dall’insano, ed è un dramma molto attuale. Sul Teatro aperto a metà, gestito a un quarto, di nuovo chiuso ti rispondo riagganciandomi allo spettacolo della Torre … ”la distinzione tra ciò che è reale e ciò che è irreale, tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, finisce per attenuarsi, per sbiadire. Per cedere. Così come dovrebbe accadere per le barriere che ancora separano il diverso della cultura”.
Anche a Siracusa donne cattivissime con altre donne. Niente sconti?
Il mondo è pieno di donne con grande spessore umano che sanno reggere l’urto di altre che invece spessore non ne hanno, anche per chi si muove nel mondo della politica. Questo grazie ad una prospettiva intellettuale più ampia, ovviamente senza semplificazioni o concessioni ma riuscendo a mantenere una lucida capacità di analisi. Siracusa donne cattive… non so… forse, ma puoi incontrarne alcune con un talento per l’autocompiacimento che sfiora un’intensità quasi comica. Potremmo definirle donne affette da “gigantismo” che cercano di farsi spazio dentro un proprio “non-ordine” facendo ripiegare su stesse e sulle loro congreghe familiste i loro personali interessi. Probabilmente donne che non entreranno mai veramente in politica, se non “spinte” per imposizione. Chi, e vale anche per gli uomini, è ossessionato dal bisogno di sconfiggere l’altro sempre e comunque per emergere, non contiene la stessa sostanza dei sogni e senza sogni non si può spiccare il volo.