Politica

PIPPO ZAPPULLA: QUALCUNO HA PROVATO A BLOCCARE LA GIUSTIZIA A SIRACUSA MA CON SCARSI RISULTATI

Pippo Zappulla, in questo momento della tua vita sei felice?
Non conosco nessuno che sobriamente possa dichiararsi permanentemente felice. La felicità spesso è il frutto di situazioni, di condizioni positive improvvise, forse di momenti e attimi. Poi la vita di ognuno presenta inquietudini, preoccupazioni, anche fasi complicate. Ecco io sono uno di questi, sul terreno personale sono tranquillo ma questo è un tratto caratteriale, sul terreno politico che spesso si intreccia inevitabilmente con l’essere e il vivere quotidiano sono indignato per le tante ingiustizie e preoccupato per le tante persone senza lavoro, con problemi seri e drammatici di vita. Questo sono io.
I rapporti umani debbono essere preferiti ai rapporti politici. Lo dicono tutti, ma in effetti è così?
I rapporti umani sono fondamentali nel lavoro, in ogni ambito della vita personale, professionale, politica e sindacale. Almeno così io la penso: sono riuscito a superare momenti difficili della mia vita ( penso al periodo in cui da segretario della Cgil mi fu affidata la scorta h24) anche e soprattutto grazie alla solidarietà e all’affetto delle mie compagne e compagni del sindacato, dei tanti lavoratori che magari  conoscevo poco ma che ci tenevano a farmi sentire il loro sostegno. Si, sono convinto che i rapporti umani sono fondamentali anche nella politica. Senza i quali spesso non si è comunità, non si è gruppo ma insieme di persone che stanno lì perché hanno la stessa tessera , certo importante ma niente di piu’. Senza il  sentire vicine le persone, senza sostegno reciproco non riuscirei a fare politica e ho la fortuna di avere tante compagne e compagni di movimento ma anche tanti amici e amiche.
Tu e Bruno Marziano siete stati bersaniani per tanto tempo, oggi hai seguito Bersani mentre Marziano ha preferito restare nel Pd di Renzi. Non mi dirai che fra voi due va tutto bene?
Ti sembrerà strano ma io, a differenza di Marziano, non sono mai stato Bersaniano doc. Ho avuto e mantengo grande stima per la serietà e la competenza dell’uomo politico ma non mi sono mai legato ad una persona fideisticamente nella mia vita politica. Sono e rimango un uomo libero e  di sinistra,  di squadra e non di cordata. In verità un rapporto politico e personale forte l’ho avuto con l’allora Segretario della Cgil Sergio Cofferati. Ci sentiamo ancora  spesso ma talvolta le nostre scelte non sono state proprio identiche. Mi sono invece meravigliato di Marziano perché ha sempre sostenuto , in privato e pubblicamente, che avrebbe seguito Bersani sempre e comunque. E devo dire che per molto tempo l’ho ha fatto coerentemente. Poi ha ritenuto di non farlo piu’ e restare nel Pd di Renzi. Scelta che continuo a non condividere, che ogni giorno che passa conferma la bontà della mia ma che rispetto. Se pensi che abbiamo litigato ti sbagli, non ci frequentiamo piu’ come prima, difendiamo progetti diversi ma tanti anni di lavoro comune e di amicizia non possono essere certo cancellati. Per me resta un amico che sbaglia.
Lasciamo stare l’inadeguatezza al ruolo che mi sembra scontata. Cosa rimproveri maggiormente a Garozzo?
Elencare le cose che rimprovero a Garozzo piu’ che un articolo occorrerebbe un enciclopedia. Peraltro in questi anni non credo di averne nascosta alcuna. Se proprio mi chiedi di sceglierne una dico dell’opacità con cui ha gestito la sua amministrazione. Una immagine spesso limacciosa, fatta di delibere anomale, di provvedimenti assunti e poi ritirati, di fascicoli di indagini e di qualche conclusione di indagini con richiesta di rinvio a giudizio. Non mi voglio né posso sostituire alla Magistratura e il mio rimane un giudizio solo politico:  ma credo che la responsabilità maggiore che può essere addebitata a Garozzo è proprio quella che nei momenti topici invece di schierarsi dalla parte della ricerca della verità e della giustizia ha dato la sensazione di preferire di nascondere la polvere sotto il tappeto e talvolta di fare la vittima. Se così è stato consigliato nel futuro  trovi interlocutori  migliori. Questo errore, banale ma molto grave,  ha alimentato a mio avviso in città un clima di sfiducia pesante e profondo, una rottura quasi sentimentale con le istituzioni e il crescere insidiosissimo dell’antipolitica. Se questa prevarrà gran parte della responsabilità sarà sua, del suo modo di governare e di chi avrebbe dovuto prenderne le distanze e di fatto  non lo ha fatto. 
Fabio Granata è tornato in campo, come se non ci fosse stato Fini etc etc etc
Le distanze politiche e valoriali con Fabio Granata sono note e da molto tempo. Pur tuttavia lo considero una persona intelligente e come tale dovrebbe e saprà certo scegliersi il giusto ruolo e impegno.
Perché Turi Raiti ha scelto Marziano e non ha scelto te e una nuova battaglia da vecchio comunista?
Caro Direttore questa domanda la devi rivolgere a Raiti. Io rischio di fare ipotesi e con il rischio di essere tutte sbagliate. Lui non doveva però scegliere tra me e Marziano, ma tra le sue idee, i valori e le impostazioni che ha sempre portato avanti e la scelta di restare dentro il Pd. CON Turi Raiti c’è un affetto davvero di lunghissima data e lui dalemiano di ferro vederlo barcamenarsi ancora dentro il Pd mi fa un certo effetto e ammetto pure una grande amarezza. Ma sono un inguaribile ottimista e il futuro potrà riservare ancora importanti sorprese.
Tutti ricandidati e i siracusani s’incazzano. Va bene così o c’erano quelli che dovevano tornare agli affetti familiari
Non amo fare graduatorie, anzi spesso sono stato io stesso inserito nella parte della lavagna dei cattivi. Quindi considero sbagliato da parte mia sviluppare valutazioni sulla qualità dei singoli deputati regionali e nazionali che siano. Spero e mi auguro che i cittadini, i siracusani, gli elettori della provincia sappiano scegliere non quello piu’ bravo a promettere, non quello che magari lusinga con mirabolanti risultati, non quello in grado di avere piu’ risorse da mettere in campo durante la campagna elettorale ma le migliori energie, le persone piu’ competenti, piu’ impegnate, posso dirlo piu’ oneste. Quelle che possono davvero offrire il piu’ alto contributo allo sviluppo del territorio e alla comunità e non alle aspettative e aspirazioni personali. E di persone per bene, capaci, intelligenti ce ne sono in ogni schieramento e lista. L’incazzatura dei siracusani e’  importante che si espliciti nel sapere scegliere.
Detto informalmente, la politica ha bloccato la giustizia a Siracusa?
Detto in amicizia la sensazione è che qualcuno forse ci abbia provato ma sono certo con scarsi risultati.
Regionali prossime. Cosa ti piacerebbe che succedesse?
Piu’ che piacere a me è necessario che accada per i siciliani, per i disoccupati, per i giovani, per il sistema delle imprese serie e qualificate. Una svolta e un cambiamento vero e serio. Basta con i proclami retorici e vuoti, con le promesse di calzini rivoltati ma rimessi gattopardonescamente nella stessa posizione, basta salvatori della patria che la patria se la vogliono mangiare come e peggio degli altri. Mettere insieme il civismo democratico con le forze sane del centrosinistra con candidature e programma di radicale discontinuità per ridare fiducia e speranza ad una comunità siciliana che la sta perdendo.
Chi ti piace fra gli emergenti?
Chi sono gli emergenti? Io non ho amato il concetto di rottamazione di renziana memoria. Perché si rottamano le cose non le persone e le idee. Perché conosco personalità molto avanti negli anni ma anche con le idee, le proposte e le analisi. Penso che bisogna valorizzare le proposte, i progetti, la competenza senza guardare la carta d’identità. Poi è chiaro che bisogna fare di tutto per promuovere un rinnovamento ma che sia al contempo anagrafico e delle idee. Per  quanto mi riguarda, per quanto attiene ad Art1 Mdp della provincia di Siracusa lavoriamo per valorizzare uomini e donne, giovani e competenze , risorse consolidate con esperienze e linfa fresca. La lunga campagna elettorale che si è aperta con le elezioni regionale vedrà in campo le migliori energie del movimento e spero dell’intera sinistra e civismo della provincia. Per gli altri partiti e schieramenti auspico siano in grado di accettare questa sfida, evitando i riciclati, i furbi, gli arrivisti e i trasformisti.