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CASA MONTEFORTE: DOPO TRE MESI NON E’ SUCCESSO NULLA, I 20 VECCHIETTI RESTANO SFRATTATI

Torniamo a parlare di Casa Monteforte dopo tre mesi, su richiesta di molti cittadini interessati e soprattutto per il mancato riscontro da parte delle autorità competenti, Il Comune nel nostro caso. Ecco cosa scrivevamo tre mesi addietro:
“Ci sono molte cose che non quadrano nella vicenda di Casa Monteforte ed è mia intenzione di vigilare su un bene della comunità e fare chiarezza su procedure spesso nebulose”. Lo dice il deputato regionale Giambattista Coltraro che, a quanto leggiamo, ha approfondito la vicenda.
“Farò una dettagliata interrogazione all’assessorato regionale competente – afferma ancora – perché non è possibile che a maggio 2016 sono state cacciate da Casa una ventina di persone fragili e bisognose, anziane e senza mezzi. In questa occasione la struttura, di proprietà comunale, è stata dichiarata inagibile e i vecchietti sono stati dirottati altrove, lontani da quella che ormai sentivano come la loro casa. Per la verità anche nel 2012 erano stati denunciati questi problema di vetustà dell’immobile e di mancata manutenzione, ma allora i vecchietti non erano stati cacciati. Oggi invece sì. Ecco questo è il primo punto su cui fare chiarezza: Era necessario questo sgombero?”.
“Dal maggio 2016 ad oggi – dice Coltraro – non è stato fatto assolutamente niente, Casa Monteforte è stata abbandonata al degrado più assoluto. Con quale scusa l’amministrazione non ha fatto nulla? L’alibi è fornito da una dichiarazione a fine 2016 del dirigente comunale architetto Brex, questa: “la ristrutturazione dei locali di Casa Monteforte è prevista nel prossimo piano triennale delle opere pubbliche con risorse pari a 300mila euro a valere sul bilancio del 2017″. Ecco, la mia interrogazione servirà anche a sapere se questa dichiarazione corrisponde a quello che si farà. Più in generale, cos’ha in testa la Giunta Garozzo? C’è qualcuno che ancora pensa a svendite o cambiamento di destinazione d’uso per quest’immobile? Pericolo sempre esistente vista la vicinanza con palazzo Borgia e con due alberghi di prestigio. Da quello che ci dicono alcuni esperti da noi consultati, Casa Monteforte potrebbe riaprire con una spesa minima. Basterebbe evitare qualche spreco di consulenza o di eventi e si potrebbe ridare la loro casa ad una ventina di anziani che sono stati costretti fuori da dove hanno vissuto per tanti anni. Infine, c’è la destinazione testamentaria, un mancato rispetto della stessa potrebbe comportare anche la perdita della proprietà da parte del Comune. Insomma, tante cose in ballo e una casa donata agli anziani che deve tornare ad essere una casa donata agli anziani da una benefattrice come Maria Monteforte che magari meriterebbe un ricordo concreto della sua donazione con una targa sulla facciata dell’immobile”.