IL 5 GIUGNO IL DECRETO CHE REVOCAVA IL FINANZIAMENTO DI 7,5 MILIONI A SIRACUSA. IL COMUNE NON HA FATTO RICORSO, TACE LA GAROZZO BAND
Nella foto qui accanto vediamo un primo piano del decreto con cui la Regione siciliana ha revocato il 5 giugno al Comune di Siracusa un finanziamento di 7,5 milioni dopo ben cinque avvisi ultimatum, puntualmente disattesi dall’Amministrazione. Si tratta di 15 miliardi delle vecchie lire buttati nella spazzatura. Ci sono state subito polemiche, urla, grida. Interrogazioni in Consiglio comunale (Sorbello, Vinci, Castagnino), interrogazioni a cui nessuno della Garozzo Band ha risposto in aula. Eppure la polemica non si è placata. L’ex assessore Liddo Schiavo ha dichiarato al riguardo al nostro giornale: “Da più di due anni non mi occupo di cose del comune quindi non conosco bene la vicenda. Due considerazioni però le voglio fare. Oggi gli enti locali non ricevono più risorse a fondo perduto, le risorse proprie sono insufficienti e se si vuole fare qualcosa per la città occorre progettare con competenza e capacità relazionali. Credo di poter dire tranquillamente che le uniche progettazioni andate a buon fine siano quelle predisposte da me nelle varie rubriche che ho amministrato negli oltre due anni di mandato L.328 primo comune siciliano ad aver avuto approvato il piano di zona Fondi PAC minori e anziani Home Care Premium per oltre 17 milioni di euro oltre tanti altri progetti minori fra i quali anche il finanziamento della bretella di Targia. Più volte sono stato convocato in consiglio con la scusa che avevo perso i finanziamenti sia dalla opposizione ma anche dai miei compagni della maggioranza di cui facevo parte. Ma non era vero e ho potuto dimostrare con documenti alla mano che si trattava di pure illazioni. Per quanto ne so il comune non credo abbia portato a termine altri finanziamenti a seguito di progettazioni anche se di incontri presentazioni e conferenze stampa varie ne sono state fatte a iosa”.
Quindi la Garozzo Band perde milioni a ripetizione e tace, stavolta la notizia è trapelata, in caso contrario non avremmo mai saputo nulla, come per altri soldi persi. C’è stata anche la consueta risposta tracotante di chi amministra, stavolta scrive l’assessore Moscuzza sul finanziamento di 7,5 milioni perso dal Comune: la colpa non è nostra, abbiamo ragione, faremo ricorso al Tar. AD OGGI IL COMUNE NON HA FATTO NESSUN RICORSO PER CERCARE DI RECUPERARE I 7,5 MILIONI PERSI! Garozzo zitto, l’assessore Moscuzza avrebbe fatto bene a tacere, visto che le affermazioni fatte sembrano un outing. Quindici miliardi delle vecchie lire persi il 5 giugno con un decreto, oggi 26 agosto, la Garozzo band continua a tacere, il silenzio dei colpevoli.