IL VICARIO GENERALE: MANIFESTO AD INSAPUTA DEL PARROCO. UNA SCELTA EVIDENTEMENTE INOPPORTUNA
SULLA VICENDA “DITE NO ALL’INFERNO” CON LE CARTELLE ANONIME CONTRO LE MULTINAZIONALI ESPOSTE IN MANIERA IMPROPRIA NELLA CHIESA DI SAN CRISTOFORO E SULLA SEGNALAZIONE DEL NOSTRO GIORNALE ALL’ARCIVESCOVO SALVATORE PAPPALARDO, RICEVIAMO QUESTA NOTA DEL VICARIO GENERALE:
Egregio signor Benanti, è a tutti noi nota la sensibilità di don Rosario Lo Bello circa le tematiche ambientali e socio-economiche che caratterizza la sua azione pastorale sempre condotta alla luce del Magistero sociale della Chiesa. La proposta formativa da lui rivolta ai giovani e al laicato in genere della Parrocchia tende a suscitare vocazioni laicali guidate da una coscienza illuminata dalla fede e dalla consapevolezza della corresponsabilità di ogni uomo nella costruzione del futuro della nostra società. In questo contesto, con l’entusiasmo tipico giovanile e in assenza del Parroco, alcuni hanno voluto in assoluta buona fede porre uno scritto fortemente critico allo scopo di suscitare un momento di riflessione a quanti, negli scorsi giorni, si sono recati nella Chiesa di San Cristoforo per un’iniziativa di beneficenza promossa a favore di alcuni villaggi della Tanzania e dei poveri della Parrocchia. E’ di tutta evidenza che la forma scelta sia stata inopportuna ed il Parroco, avutane notizia, ha provveduto a rimuovere il manifesto rinviando ad alcuni incontri pubblici da tenersi nei prossimi mesi, con una riflessione condotta a più voci, circa l’influenza delle multinazionali sugli equilibri economici e finanziari globali (cfr l’Enciclica di Papa Francesco Laudato sì al cap. V).
Nel ringraziarLa per aver voluto manifestare il Suo pensiero in merito all’episodio, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
don Sebastiano Amenta v.g.
Nessun commento in questa sede, anche per il momento non certo lieto che sta vivendo il nostro Arcivescovo. Aggiungo che se ne fossi stato a conoscenza avrei anche evitato la segnalazione. In ogni caso, la risposta del Vicario è chiarissima, ognuno tragga le sue conclusioni.