Politica

STRADE SCASSATE, TRASPORTI DA TERZO MONDO, ACQUA E ARIA CHE FANNO SCHIFO, MA QUANT’E’ BRUTTA LA CITTA’

Siracusa è invasa da fumi, puzza e veleni eppure i controllori esperti in materia ci dicono che va tutto bene e l’aria che respiriamo se non vogliamo definirla pura al cento per cento, quasi ci siamo. Qualche incallito rompipalle siracusano fa sapere che sono tutte menzogne e che l’aria di Siracusa è puzzolente e pericolosa. E’ il solito contestatore, ci dicono dai palazzi del potere, persone a cui non sta mai bene nulla, quindi, lasciamole abbaiare alla luna. Ecco, il dibattito sulla qualità dell’aria si potrebbe riassumere in queste poche battute, con l’aggiunta che domani sarà un altro giorno e si vedrà! Dopo che le braccia sono cadute per terra, provo a ripensare alla qualità del dibattito politico in quel di Siracusa e la prima domanda che mi faccio è: esiste un dibattito politico? Riguardando gli appunti, le note in archivio, le pagine scritte, riscontro che le due parole, dibattito e politico, non sono presenti nei trascorsi tre anni dell’era Garozzo Sindaco. Ovvero, l’unico soggetto politico che un pò si è esercitato dialetticamente è stato il PD siracusano che da tre anni critica l’amministrazione cittadina e un paio di volte ne ha chieste anche le dimissioni. E’ anche vero che non hanno mai affondato il coltello fino in fondo e Garozzo finirà tranquillamente il mandato elettorale, alla faccia di chi non lo ama e di chi lo contesta un giorno sì e l’altro pure. Spostando lo sguardo a sinistra, quelli che fanno più rumore sono rimasti Princiotta e Zappulla, il resto se mai ci fosse un resto, è timido, silenzioso ed è sparita pure l’abitudine di discutere tra di loro in attesa della proiezione settimanale della Corazzata Potionkin di Fantozziana memoria. Stessa cosa se ci spostiamo a curiosare nella cosiddetta  destra dove è rimasto il solo Vinciullo che però, muovendosi quasi sempre da solo, non dibatte ma sentenzia o al massimo racconta di se e di quello che fa e comunque non è poco. E tutti gli altri? Per qualche anno è sembrato che l’unica opposizione al governo della Città era Progetto Siracusa e il suo leader Ezechia Paolo Reale. Tenacia e competenza indiscutibili ma dopo tre anni dalle ultime elezioni, sono alla riproposizione di quello si è perso allora, con qualche pezzo lasciato per strada: Milazzo e Rodante. Per non essere tacciato d’inesattezze, magari le cose non stanno esattamente così e forse mi sono perso il ricordo di qualche dibattito politico di una certa importanza e provo a riavvolgere il nastro. Qualcuno forse ricorderà che all’inizio legislatura si discuteva molto della revisione del Piano Regolatore, stessa cosa accadeva per il nuovo appalto di Igiene Ambiente, altrettanto succedeva per la gestione Acqua Pubblica, molto si parlava di INDA. Non si discuteva per nulla di Libero Consorzio, di Camera di Commercio, di Autorità Portuale, di Università, di lavoro, di socialità. Lo spartiacque di com’eravamo e di quello che siamo diventati avvenne con la questione Gettonopoli cui poi seguì la storia degli Asili nido, per arrivare con la vicenda gestione Cittadella. Nel mezzo ci sono tantissime cose belle e brutte, ma nessun dibattito, poca discussione. Intanto la Città è rimasta la stessa, con le sue belle strade scassate, trasporto pubblico da terzo o quarto mondo, acqua e aria che fanno schifo, debiti cresciuti in modo abnorme, grandi opere al palo come ad esempio il Porto Grande. Tra poco meno di un anno saremo chiamati a eleggere il nuovo governo della Città e già sono in corso di approntamento candidature, apparentamenti, inciuci di piccolo e grande spessore e per finire in bellezza, poco più del 50% del Consiglio Comunale, tra favorevoli e contrari, votano un atto d’indirizzo per individuare l’area dove costruire il nuovo Ospedale in zona Pizzuta. Quasi in contemporanea è annunciato che la nuova caserma dei Carabinieri sarà realizzata nell’area militare dell’Aeronautica di via Elorina. Per quello che si sente e si legge in questi giorni, siamo alle solite: ad eccezione dei noti rompiballe, di questi atti comunali, non interessa a nessuno aprire un dibattito. I partiti, le liste civiche, i sindacati, sono in silenzio e poco importa se così facendo, per i prossimi 50anni, si disegna il futuro della Città. La nuova Caserma e il nuovo Ospedale sono opere che servono a tutti e li attendiamo da anni ma è mai possibile che la scelta dei luoghi sia avvenuta senza che chi li ha proposti si sia posto il problema che così facendo s’incasina ancora di più la vivibilità di Siracusa? Le aree dell’Ospedale e della Caserma insisteranno in zone di grande traffico e di scarsa viabilità, difficili da modificare, quando invece sarebbero dovute essere individuate in zone periferiche così come previsto dal PRG. Mi sono ricadute le braccia e mi viene da pensare a Cicciu u babbu ra via arsenale, pace all’anima sua, che avrebbe detto: “… ma chisti unni stanu? ‘nta Luna?”.

Enrico Caruso