Politica

MA QUANDO FU CHIUSO IL TEATRO COMUNALE? NEL 1957 O NEL 1962?

Da sessant’anni si è parlato di Teatro Comunale. Teatro Massimo o semplicemente Comunale?

Chiuso nel 1957 o nel 1962?

Ma a chi volete che possa interessare?

E’ stato reso agibile o ancora no?

Le proteste e i commenti arrivano da ogni parte.

Personalmente vi debuttai il 1° maggio del 1959 con l’opera del siciliano Eugenio Zappalà.

Testimoni: Giovanni Capodicasa, Sara Micalizzi-Sineri (che oggi non sono presenti fra noi) ma c’era anche Elio Zamuto (allora Mazzamuto) e lo scrivente, con le foto della Fototecnica Maltese.

E c’era anche la stampa locale (sempre permissiva e benevola) nei nostri confronti, che scrisse anche qualche cosa.

Ma facciamo un po’ di storia (per quello che può servire, ecco perché questo scritto non assume un atteggiamento pomposo ma un linguaggio giulivo).

1956 – Lampo dà al Comunale “Avvocato difensore” di Morais, col quale testo e la regia di Gioacchino Lentini, l’anno successivo, trionfa al Festival regionale di Naso;

1957 – Gioacchino Lentini propone “Il Ciclope” di Euripide e “I satiri alla caccia” di Sofocle in vista della partecipazione al Festival Nazionale di Pesaro del 1958;

1958 – Pippo D’Aquila presenta al Comunale “Matrimoni e viscuvati” di Formisano;

1959 – Come riferito in apertura, il 1° maggio i “dialettali” presentano “Angosciosa rivelazione” di Zappalà e subito dopo (a giugno) “San Giovanni Decollato” di Martoglio con Lampo, Capodicasa, Xibilia e lo staff delle attrici catanesi che facevano capo ai Sineri, oltre, naturalmente al sottoscritto (che nel frattempo era divenuto maggiorenne);

1959 – Debutta il Teatro d’Arte di Renzo Monteforte (gli attori provenivano da esperienze precedenti) con “Addio Giovinezza” di Camasio-Oxilia (e siamo a fine giugno), ma l’anno si conclude ancora con Monteforte e il suo “Berretto a sonagli” di Pirandello;

1960 – Si presenta “E’ mezzanotte dr. Schweitzer” di Cesbron, in preparazione del Festival di Pesaro, mentre Giovanni Capodicasa propone “San Pietro e San Giorgio” di Peppino Fazio;

1961 – Solito 1° maggio con Capodicasa che presenta “Amuri rusticanu” di Serra mentre Renzo Monteforte appronta “Alla Moda ” di Biancoli e Falconi.

Poi parto per il servizio  militare ma so che Gioacchino Lentini presenta “Il berretto a sonagli” “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello e “Avvocato difensore” di Morais ma non so, a dire il vero, se queste rappresentazioni siano avvenute al Comunale. Potranno riferirci l’avv. Glauco Reale e la prof. Aurora Quadarella che figuravano tra gli interpreti.

A parte le rappresentazioni dei teatranti locali (qualcuno potrebbe dire che il teatro non era agibile ma si chiuse uno…due occhi per i siracusani), al Teatro Comunale io ebbi modo di assistere (in questo periodo) a “La veglia d’armi” con un grande Annibale Ninchi e Guido Silvani e “Fumo negli occhi” presentato dalla compagnia di Turi Ferro e Ida Carrara.

Sono cinque anni pieni d’attività e allora: il Teatro Comunale fu chiuso nel 1957 o nel 1962?

Giuseppe Guarraci