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ECCO I GIUDIZI DEI VISITATORI SUI NOSTRI MONUMENTI, CI SFUGGONO I “DETTAGLI”?

Il diavolo è nei dettagli, recita il detto. E spesso si dice che basta un dettaglio per rovinare tutto, anche la reputazione e l’immagine, anche di un a città. A Siracusa purtroppo manca da troppo tempo questa attenzione per i dettagli. Esistono invece una miriade di piccoli e grandi problemi che soffrono della carenza di attenzione e di cura, sia da parte dell’Amministrazione che dei singoli cittadini. Solo per citarne alcuni recentemente ripresi anche da questo giornale: le ringhiere arrugginite del lungomare di Ortigia abbandonate all’incuria, con il cemento del bordo che perde il ferro che le sostiene, i venditori di angurie con la merce adagiata sul marciapiede di Corso Gelone sotto il sole cocente di luglio, i fastidiosi olezzi e la spazzatura in varie zone della città tra cui Ortigia, le buche, l’inquinamento, i roghi tossici, il verde pubblico dimenticato e le aiuole spartitraffico agli ingressi della città secche e senza fiori. Tutti orribili e controproducenti biglietti da visita per la città.

E anche quando si creano occasioni importanti in periodi ricchi di eventi come le rappresentazioni classiche, le feste archimedee e l’Ortigia film festival, si finisce per vanificare tutto il lavoro fatto. A poco servono le madrine belle come la Virgilio o i personaggi alternativi come Luxuria e lo dimostra il fatto che di tutte queste iniziative non vi è traccia sulla stampa nazionale. Mentre siamo finiti nuovamente sotto i riflettori per l’incuria e la mala gestione del Parco archeologico Neapolis. Di recente infatti il Corsera online ha pubblicato una lettera di un turista indignato per la presenza indisturbata dei parcheggiatori abusivi di fronte al sito archeologico più importante della città. Mentre Massimo Locci, blogger ed archeologo del Fatto Quotidiano ha rilanciato una serie di recensioni negative scritte dai visitatori del Parco archeologico sul portale di recensioni turistiche TripAdvisor. E tutto sommato l’archeo-giornalista è stato anche clemente, perché spulciando su Tripadvisor si trova di molto peggio. Anche nei commenti positivi dei turisti affascinati dall’importanza storica e dalla bellezza del luogo si capisce come non sia possibile ignorare le evidenti lacune nella gestione dell’area.

Ad esempio, considerando solo quelli pubblicati nel mese di luglio, si può trovare l’utente uedro80 da Brescia che lamenta di un: “Sito con un potenziale enorme gestito male. Erbacce e spini sommergono il teatro greco. L’anfiteatro era per la parte centrale sommersa da legname d’opera gettato alla bene e meglio. Speriamo – si è augurato l’ignaro turista bresciano –  che qualcuno prenda provvedimenti”. E ancora Scarpa99 da Bergamo racconta  l’esperienza di: “Un parco archeologico rovinato dall’incompetenza delle persone”, mentre Emanuela S dal Trentino lo descrive come:  “Il peggiore tra i siti da noi visitati nella nostra vacanza siciliana. Un vero peccato iniziare un percorso tra queste meraviglie e non poterlo proseguire perché ogni via è sbarrata ai non addetti ai lavori”. E si va avanti su questa linea per tutte le 213 pagine di commenti. Parliamo di dettagli che in molti casi rovinano l’esperienza della visita di uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia. Un danno d’immagine incalcolabile per una città che deve vivere e prosperare con il turismo. E se poi pensiamo che per evitare questa valanga di commenti negativi e prendersi cura del Parco archeologico si sarebbe potuto disporre di quasi 2 milioni di euro l’anno, che il Comune ha perso per mala gestione, c’è davvero di che arrabbiarsi.

Giancarlo Lo Monaco