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COMITATO PARCHI: CRIMINE AMBIENTALE IN PIENA RISERVA DEL PLEMMIRIO

I lavori al vecchio villaggio turistico di via del Galeone ad opera della società Yota srl continuano a proseguire spediti e senza freni, nonostante le indagini in corso.

Nel 2015 i Carabinieri avevano appurato la realizzazione di opere edilizie difformi dalla concessione avuta, eseguite nell’ambito dei lavori di ristrutturazione ed ammodernamento del complesso turistico.  Difatti, nel corso dell’attività ispettiva,  erano stati riscontrati ampliamenti non previsti di alcune unità ricettive e ricreative, configurazioni di sagome diverse da quelle rappresentate negli elaborati grafici, coperture parzialmente difformi ai progetti, nonché la realizzazione di una struttura abitativa non indicata nella dichiarazione di inizio attività.

 

Nonostante le indagini in corso e il parere negativo della Soprintendenza su possibili varianti,nonostante che lo scorso maggio si sia denunciato formalmente da parte delle Associazioni, SOS Siracusa in prima fila, la Yota srl sta continuando  a lavorare sui volumi dichiarati abusivi: sappiamo che è una battaglia contro il tempo, ci vogliano porre avanti il fatto compiuto, perché sappiamo bene che il costruito anche se abusivo ci vorranno anni, nella migliore delle ipotesi, per rimuoverlo

 

Chiediamo alle autorità competenti un intervento pronto, certo e radicale affinché l’Area Marina del Plemmirio già gravata da numerosi abusi non sia ulteriormente devastata da opere non regolari e non approvate.

 

Torniamo a chiedere  come sia possibile permettere la realizzazione di un pontile con concessione stagionale per 263 mq di specchio acqueo, che pur se “mobile” come da progetto, dovrebbe ancorarsi al fondale in un’area marina protetta, dove per l’attracco è imposto l’uso esclusivo di boe e la navigazione è inibita nei 300 metri dalla costa.

 

Invitiamo la Capitaneria di Porto, la Soprintendenza ai BB AA e CC, il Comune di Siracusa e la Procura della Repubblica  a determinarsi con rigore per reprimere tale gravissima incisione in un’area, non soltanto protetta ma di grandissima attenzione da parte degli interessi della speculazione costiera, che nelle ultime aree rimaste della costa Sud del Comune non esitano a minacciare interventi di irreversibile compromissione.

 

Si invocano gli interventi di cautela urgente atti ad evitare che l’opera sia ulteriormente definita, seguiti da provvedimenti che garantiscano , ai danni degli escutori, progettisti e direzione lavori, la ridutio in pristino delle aree.

 

Corre obbligo invitare l’Area Marina Protetta a volere adottare ogni misura sanzionatoria di Sua competenza, per impedire la compromissione dello spazio marino antistante l’edificazione deturpante in corso.

 

Ribadiamo la richiesta urgente di accesso a tutti gli atti sia edificatori sia  di vigilanza urbanistica adottati nel corso dei sopralluoghi effettuati, e si manifesta sin d’ora alla Autorità Giudiziaria, di volere considerare le associazioni esponenti  parti offese dal reato, che a nostro avviso non è soltanto urbanistico ma è anche di crimine ambientale.,

 

Siracusa 2 luglio 2017

 

Comitato Parchi – Corrado V. Giuliano