Politica

DIFFAMAVA SU FACEBOOK: DENUNCIATO GIOVANE AVOLESE

Gli agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Avola, hanno denunciato L.G., 30 anni, residente ad Avola, per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro e S.M. (29 anni) e per i reati di diffamazione aggravata a mezzo di social network ai danni di altra persona.

Come abbiamo già ricordato altre volte, sulle discussioni ‘accese’ su Facebook bisogna misurare bene le parole, perché se diffamate qualcuno rischiate una condanna pesante. Lo ha stabilito la Cassazione, secondo la quale, offendere qualcuno sulla bacheca di Facebook equivale ad offenderlo su una pagina di giornale.

Con la sentenza depositata il primo marzo scorso infatti, la Suprema Corte ha deliberato che “anche la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca Facebook integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’articolo 595 , comma terzo, del Codice penale, poiché la diffusione di un messaggio con le modalità consentite dall’utilizzo per questo di una bacheca Facebook ha potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone”