Politica

CARO ELETTORE DEL PD, VOGLIAMO FARE QUALCOSA DI SINISTRA?

Caro elettore siracusano del PD,

scusa se ti disturbo mentre stai ancora festeggiando la vittoria di Matteo Renzi alle primarie di domenica, ma due domandine due, vorrei proprio fartele. Perché vedi, tu sei un militante appassionato del maggior partito della sinistra, una sinistra moderna, pragmatica, che non considera un tabù cosette come la Costituzione  della Repubblica, sai, quella cosa lì per cui 250.000 persone, di ogni colore, imbracciarono un fucile in montagna, nel secolo scorso, tra il ’43 ed il ’45. E non considera un tabù nemmeno l’art. 18, elaborato da gente come Gino Giugni e Giacomo Brodolini (lo sai chi erano, vero?). Eh già,  tu sei la nuova sinistra, pragmatica, anche cinica, una sinistra liberale (mi perdonino Piero Gobetti ed Ernesto Rossi, che del socialismo liberale furono i padri), e stai festeggiando la vittoria di Matteuccio tuo, che ha sbaragliato gente come Orlando ed Emiliano (mica cotiche). Ecco, quando hai terminato i festeggiamenti, mi permetto di farti notare che tu sei  la stessa persona che, ogni due per tre, continua a lamentarsi su fb della spazzatura che invade Ortigia, della Tari troppo alta che sei costretto a pagare, delle buche non riparate e delle scuole cittadine che cadono a pezzi. Si, proprio tu, che fai parte di quel 70% scarso che ha dato fiducia a questa leadership, sei la stessa persona che si lamenta di tutto. E scrivi post arrabbiati contro le storture cittadine, contro i vigili che ti multano, a tuo dire ingiustamente, ci mancherebbe, contro il traffico in cui rimani imbottigliato quando vai ad Ortigia, contro la puzza della zona industriale che senti quando apri le finestre di casa.

Noi che invece abbiamo perso, oppure non abbiamo votato, vorremmo che quelli che tu hai votato domenica si dimostrassero capaci di riparare le buche, mettere in sicurezza le scuole, tenere pulita la città. Vorremo che ci dimostrassero che la fiducia che è stata loro rinnovata domenica sia ben riposta, e che noi siamo solo dei residuati del ‘900, dei vecchi tromboni troppo abituati a perdere.

Vorremmo sbagliarci, ma pensiamo che, terminati i festeggiamenti, le strade continueranno ad essere sporche e piene di buche, Ortigia sarà ancora invivibile e la puzza della zona industriale non placherà.

Forse sarebbe il caso, lo dico da uomo di sinistra, di unirsi e non dividersi. Di cercare di evitare fratture e scissioni, e, come diceva Nanni Moretti, di provare a dire (e fare) qualcosa di sinistra.

Maurizio Landieri