Comunicati

LA CGIL SULLE PUZZE ATTACCA GLI INDUSTRIALI

Controllore e controllato fuori controllo. E’ questa la paradossale condizione che vive Siracusa ormai da troppo tempo sul tema dell’ammorbamento dell’aria e delle molestie olfattive.   Una condizione di forte preoccupazione aggravata dalle continue concentrazioni assai significative  di idrocarburi non metanici e di idrogeno solforato, ancora una volta, rilevate in questi giorni. Per non parlare dei ripetuti sfiaccolamenti  e della loro concentrazione durante i week-end che continuano a immettere nell’aria sostanze inquinanti che appartengono anche a categorie non normate e per le quali non è previsto alcun piano di intervento. Lo stesso sistema delle imprese, ormai da troppo tempo sovraesposto sul tema dell’inquinamento ambientale e in rotta di collisione con il territorio,  non può più assorbire l’onda d’urto di una dichiarata ostilità della popolazione giustamente allarmata e preoccupata. Nè serve trincerarsi dietro l’assenza strategica di un Piano regionale della qualità dell’aria che interessi contrapposti mantengono ancora bloccato. Ce n’è abbastanza perché si riprenda il tavolo di confronto prefettizio,  già insediato qualche tempo fa, fra tutti i soggetti istituzionali, sindacali e politici affinché   si fronteggi l’emergenza  e si superino con determinazione  le resistenze emerse fino ad oggi dal sistema imprenditoriale coinvolto. Si riapra il confronto sulla necessità improrogabile di controllare, monitorare e catalogare qualunque sostanza inquinante immessa nell’atmosfera da ogni singolo camino industriale e si diano  risposte certe e definitive, in grado di rassicurare un territorio aggredito e martoriato  che non può più attendere i tempi lunghi della politica.

Segr. Gen. CGIL Sr

Roberto ALOSI