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PARLA MASCALI: DI CISMA NON SO NULLA!

In merito alle affermazioni del sindaco del Comune di Melilli Pippo Cannata e soprattutto del neo

assessore Nuccio Caminito in occasione della conferenza stampa di ieri sulla vicenda Cisma

interviene il Maresciallo di Complemento Corrado Mascali in quanto ritiene di essere stato citato

impropriamente. “Onde evitare che i cittadini siano fuorviati da false notizie divulgate da soggetti

che intendono scaricare su altri le proprie annose responsabilità, ritengo riferire quanto di seguito.

Ho assolto alla funzione di sindaco del Comune di Melilli da fine dicembre 2014 fino al 3 agosto

dell’anno successivo in quanto assessore anziano in carica, subentrando al vicesindaco

dimissionario ed in sostituzione del sindaco Cannata, notoriamente sospeso in applicazione della

legge Severino. Durante il predetto periodo ricordo che ‘mai’ il dirigente comunale che si

occupava della materia mi avesse in qualche modo reso partecipe, neanche sotto forma di

semplice informazione, di qualsiasi tipo di atto rilasciato dal comune alla Cisma. Unica volta in cui

mi sono imbattuto da amministratore con questa società è stato in occasione della notizia appresa a

mezzo stampa del conferimento dei rifiuti provenienti dall’Ilva. I fatti documentano che

l’amministrazione da me guidata, allarmata per quanto stesse accadendo, si è attivata prontamente,

accertando che purtroppo esisteva già un’autorizzazione ministeriale perché i detti prodotti

venissero stoccati nell’area in questione. Per ulteriore chiarezza circa la problematica, attraverso il

presidente del consiglio si convocava un consesso civico aperto per affrontare la delicata tematica

ambientale. Solo in quell’occasione venivo a sapere che era in corso la procedura di ampliamento

di tale sito e che l’autorizzazione era di competenza regionale. Degli atti propedeutici al rilascio,

sicuramente richiesti dalla regione, compresi i pareri, non ho mai avuto modo di prenderne visione,

anche se commentavo negativamente la negligenza o la superficialità di qualche preposto che ha

fatto sì che la richiesta di ampliamento avanzata dall’azienda venisse accordata. Per tale caso

null’altro è di mia conoscenza. Questa affermazione trova conferma nella mia mancata

partecipazione alle probabili conferenze di servizi o riunioni a vario titolo tenute a Palermo o in

altre sedi di enti locali, che ho disertato in quanto non ero a conoscenza della loro convocazione.

Preciso ancora che risponde a vero l’agire autonomo sia mio che del vice sindaco che mi ha

preceduto nella carica, ma è anche vero che il sindaco sospeso Cannata aveva libero accesso agli

uffici comunali, presenziando anche alle riunioni che si tenevano al suo interno. Di questo

comportamento ne è a conoscenza tutto il Palazzo di Città. Il Geom. Caminito che ha criticato il

mio operato e quello di tutta l’amministrazione Cannata dell’epoca, guarda caso oggi si siede al

suo fianco prendendo le sue difese, al contrario di prima che era solito attaccarlo anche per

minuzie.

Capisco che le elezioni bussano alla porta e Cannata & co credono di farcela con il metodo del ‘io

non centro… la colpa è di altri!’ . Ma non funziona così. Non si può pensare di emergere o di

svicolarsi dalle proprie responsabilità infangando altri soggetti pur nella consapevolezza che vanno

a screditare persone completamente estranee ai fatti e che vantano una carriera onorabile e

dignitosa resa al servizio di tutta la collettività e del proprio territorio. L’unica responsabilità che

oggi mi sento di avere è quella di non essermi dimesso per tempo, mandare tutti a casa in attesa di

un più civile rinnovamento dell’amministrazione di questo comune. Detto ciò annuncio che mi

riservo di agire anche per vie legali per le diffamazioni a mezzo stampa che hanno fortemente

danneggiato la mia immagine”.