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Stabilizzazione dei precari – Sconfitte le cassandre di turno, corretto il testo esitato dall’Assemblea Regionale Siciliana.

Palermo, 24 febbraio 2017: Con grande soddisfazione, prendiamo atto che il Consiglio dei Ministri non ha impugnato la Legge regionale sulla stabilizzazione dei precari e che, di conseguenza, tutti i precari siciliani, già stabilizzati in forza della Legge regionale n.27 del 31 dicembre 2016, adesso potranno vedere anche la formalizzazione definitiva del loro iter procedurale. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.

Come avevo sostenuto contro le cassandre di turno, che si auguravano e speravano che il Consiglio dei Ministri non accettasse la Legge regionale sulla stabilizzazione dei precari, la norma, invece, correttamente, applicava la Legge nazionale, sicché non c’era possibilità alcuna per il Consiglio dei Ministri di poter esercitare il suo potere di veto sulle norme varate prima dalla Prima Commissione, poi modificate e approvate dalla Commissione da me presieduta e, infine, approvate dall’Assemblea Regionale Siciliana.“I nemici della cuntitizza”, che in quei giorni si erano scatenati contro la norma e, in modo particolare, contro di me, asserendo la non fondatezza giuridica, se non altro, della legge, adesso dovranno mettere in tasca i loro fazzoletti grondanti di lacrime e riconoscere che, ancora una volta, le norme che possano dalla Commissione Bilancio non vengono impugnate dal Governo nazionale, a dimostrazione dell’attenzione con la quale ogni provvedimento viene approvato in Seconda Commissione.Sono sodisfatto, ha proseguito l’On. Vinciullo, e anche orgoglioso di avere contribuito a scrivere una delle pagine più belle della storia del Parlamento Siciliano, la stagione che dà dignità al lavoro, la stagione che dà certezza al lavoro, la stagione che riconosce diritti al lavoro.L’amarezza provata nei giorni successivi all’approvazione della legge svanisce di fronte a questo ennesimo riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri, a riprova che, ha concluso l’On. Vinciullo, il Parlamento Siciliano, quando vuole, sa operare nell’interesse della Sicilia.